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Chi è Lindsey Vonn, la vittoria in discesa libera a 41 anni e le lacrime sul podio: «Mi sento più forte che mai»

«Mi sento più forte che mai. Nel 2015 e nel 2016 ero al mio apice, ma oggi, fisicamente, penso di aver raggiunto la perfezione» ha detto pochi giorni fa raccontando della nuova preparazione e dell’allenamento con il nuovo coach il campione norvegese Aksel Lund Svindal. «La scorsa settimana scorsa mi sono allenata in condizioni proibitive, ora sento di poter mettere ancora più energia in pista. Questa estate il mio obiettivo era diventare più forte, sono riuscita a mettere su circa 5,5 chili di muscoli: è stata la preparazione più disciplinata della mia carriera».

Tutto per i giochi olimpici, ma soprattutto per Cortina. «La considero la pista di casa, è una grande opportunità. Se le Olimpiadi fossero state altrove, non so se sarei tornata». Qui ha ottenuto 12 vittorie tra discesa e superG. In carriera, lei che ha messo i primi sci quando aveva appena due anni, ha vinto 82 volte in Coppa del Mondo, ora 83 con davanti solo la connazionale Mikaela Shiffrin a quota 104. In bacheca ha un oro olimpico e due mondiali, due bronzi ai giochi, 3 argenti e 3 bronzi iridati. Con un palmares così non si torna in pista per partecipare. Si torna per vincere. Lo aveva predetto Sofia Goggia che oggi, quarta, è stata fra le prime a congratularsi. «Pensavo che Vonn fosse una delle favorite, ma è impressionante che abbia vinto con questo margine recuperando otto decimi in un singolo intermedio. Lei è maestra quando c’è da essere morbidi e oggi ci ha portato tutte a scuola, inutile negarlo».


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