Chi è Ernesto Iaccarino, lo chef accanto a Elisa Isoardi
Gossip e fine dining continuano ad andare d’accordo: chi è Alfonso Iaccarino, nuova vociferata fiamma di Elisa Isoardi.

A quanto pare il mondo degli chef stellati, meglio se titolari di più “macaron” della Michelin e titolari di più insegne premiate in giro per il globo, sta diventando sempre più glamour. La strada che porterà i cuochi siderali a sostituire le celebrities nei rotocalchi è ancora lunga, ma dopo che il “royal wedding” dello scorso settembre tra lo chef italiano più stellato di sempre, Enrico Bartolini e la conduttrice Roberta Morise ha monopolizzato le cronache rosa, il fine dining ha ormai fatto il suo ingresso nel mondo del gossip.
E gli appassionati del genere quest’anno non resteranno a digiuno, con una nuova coppia all’orizzonte: Ernesto Iaccarino, rampollo della storica famiglia di ristoratori del Don Alfonso 1890 ed Elisa Isoardi, pur non avendo ancora ufficializzato la loro relazione, sembrano sempre più uniti.
Chi è Ernesto Iaccarino
Se lei non ha bisogno di presentazioni, Ernesto Iaccarino è uno chef meno presente davanti alle telecamere.
Classe 1970 e una laurea in economia e commercio alla Bocconi, Ernesto guida le cucine del “Don Alfonso 1890”, storico ristorante di famiglia a Sant’Agata sui due Golfi, e primo ristorante del sud Italia a vedersi attribuite le tre stelle Michelin, detenute dal 1997 al 2001, e ora, dopo una chiusura per ristrutturazione e la riapertura del 2024, titolare di una stella Michelin -che sta un po’ stretta- e una stella verde, premio che riconosce la l’impegno verso le tematiche ambientali.
Un premio meritato e simbolo di un “nuovo corso” per la guida rossa, ma che in questo caso suona quasi ironico e certamente anacronistico, per una famiglia che è stata pionieristica nell’approccio alla maniera prima e che si è dotata di un’azienda agricola, Le Peracciole, orto di commovente bellezza a Punta Campanella, in tempi decisamente non sospetti.
Con una storia così, Ernesto non poteva che essere un predestinato, ma alla solidissima tecnica culinaria ha dimostrato di affiancare anche la sensibilità e intelligenza necessarie per riuscire in un’impresa ardua: quella rendere contemporanea la cucina di famiglia senza tradirne i forti principi che ne stanno alla base, quel legame con i prodotti e il territorio che ora si da quasi per scontato, me di cui gli Iaccarino sono stati indubbiamente tra i precursori.
Sotto la sua guida il marchio Don Alfonso si è esteso a tutti i cinque continenti, e l’espansione del gruppo non accenna a fermarsi, anzi: dopo l’hotel “Tramontano a Sorrento” a Napoli, l’”Helena Bay Lodge” ad Auckland, il “Don Alfonso 1890” stella Michelin a Toronto, il “Don Alfonso 1890 San Barbato” anche lui stellato in Basilicata, e la “Casa Don Alfonso” dell’hotel Ritz Carlton di St. Louis in Missouri, l’anno scorso ha visto due nuove aperture. Una in Portogallo, al Legacy Hotel Cascais, e l’altra in Cina, a Palazzo Versace nel Grand Lisboa Palace di Macau.
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