Chi è entrato ha fatto la differenza
Ci sono partite che possono cambiare la stagione e quella di stasera ha buone probabilità di terminare in cima alla lista. Il Pineto, segnalato in grande forma, è stato perentoriamente abbattuto da un Perugia che, dopo tanti tentativi infruttuosi, ha finalmente trovato la sua strada.
Le prospettive, rispetto ad un mese e mezzo fa, mutano completamente: dal rischio retrocessione si passa alla concreta possibilità di disputare i playoff, per giunta da mina vagante.
Il tecnico Vincenzo Cangelosi, pur mantenendo la consueta flemma, mostra la sua soddisfazione dopo la partita, che si è sbloccata con due prodezze individuale:
“Quando succedono certe cose è casuale. Potevamo segnarbìne altri in precedenza. Sono contento perché la prestazione dei subentrati ha fatto la differenza”.
Si sono viste, come prevedibile, due partite in una: “Sono partito dalle nostre certezze, ovvero difesa a tre e centrocampo a tre. Sapevo già che avrei fatto determinate scelte sia in caso di equilibrio che di svantaggio. Volevo più coraggio. Ho cercato di correggere alcune cose e sapevo ciò che chi entrava poteva dare”.
E i risultati non hanno tardato ad arrivare: “Stiamo migliorando. Abbiamo attaccato più alti rispetto al solito ma nel primo tempo non riuscivamo a far male. Nella ripresa avevamo più appoggi e potevamo andare più in verticale”.
Si nota dunque un Grifo trasformato: “La squadra ha raggiunto la consapevolezza, si aiuta molto e questo è importante ed è la cosa che mi è piaciuta di più. Poi tende a divertirsi, segno che le cose girano bene. Peccato per Giraudo che ad Arezzo non ci sarà ma non sono preoccupato date le alternative che ho”.
Sul futuro, malgrado il lavoro sia sotto gli occhi di tutti, il tecnico glissa: “Non ci penso. Mi trovo bene e sono a disposizione. Sicuramente influiscono i risultati favorevoli ma non ho problemi”.
Tra nove giorni c’è l’Arezzo: “Di Maggio sarà a pieno regime dalla prossima settimana. E’ sicuramente il più vicino al rientro”.
Dall’esterno si potrebbe temere l’eccessiva esaltazione: “I ragazzi sanno che il pericolo è dietro l’angolo. Sono riusciti a mettersi a posto, ma non vedo problemi. Abbiamo un nuovo obbiettivo da perseguire”.
Infine, ecco dove si può compiere ulteriori passi in avanti: “Dobbiamo lavorare ancora sulle distanze perché se non accompagnamo bene da dietro siamo troppo lunghi e rimaniamo isolati davanti. Nella ripresa eravamo poi alti e corti, in fase difensiva si può sempre migliorare. Ma i ragazzi sanno ciò che fare soprattutto per non prendere gol”.
L’eroe della serata
La sua avventura in biancorosso è iniziata con non poche difficoltà, ma prima o poi le qualità devono uscire fuori. L’esempio lampante viene da Mamadou Kanoute, che con un uno due capace di stordire anche un toro ha letteralmente spaccato la partita:
Tuttavia il senegalese non perde l’umiltà: “Fa piacere fare una doppietta ma ancor di più che la squadra abbia vinto. Ho puntato l’avversario e ho tirato, è andata bene”.
La chiave della partita è stata la seguente: “La pazienza. Sapevamo che loro erano forti e correvano molto. Dovevamo giocare a viso aperto e quando c’era possibilità di sfondare lo abbiamo fatto”.
Ora dunque le sorti della stagione cambiano: “Era importante arrivare nel modo giusto nei playoff. Abbiamo mosso la classifica e siamo contenti anche dell’appoggio del pubblico”.
La soluzione è tirare in porta? “In altre occasioni non c’era il contesto. Oggi ho avuto la fortuna di trovarmi nella posizione giusta”.
Chiusura con la dedica di rito: “Ai tifosi che ci stanno sostenendo malgrado un tempo non esattamente top”.
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