Chi è Cinzia Zanotti e perché ancora non abbiamo una donna ad allenare gli uomini
C’è un caso famosissimo negli Stati Uniti, quello di Becky Hammon che è diventata la prima donna ad allenare una squadra NBA, i San Antonio Spurs nella sfida contro i Los Angeles Lakers alla fine del 2020. Da sette anni faceva parte dello staff di allenatori del club ed è diventata primo coach quando Gregg Popovich è stato espulso per proteste. Come lei anche Cinzia Zanotti è una ex giocatrice e una allenatrice di grande esperienza e potrebbe essere la prima allenatrice nella serie A maschile di basket.
61 anni bresciana di Chiari, con 113 presenze in Nazionale, ha partecipato a tre europei e un mondiale. Ha giocato a Milano e Vicenza in club, dal 2013 è allenatrice della prima squadra Geas. Della società di pallacanestro femminile di Sesto San Giovanni, una delle più titolate d’Italia con otto Scudetti, una Coppa Italia e una Coppa dei Campioni, tutti conquistati negli anni ’70, ha allenato anche le giovanili per cui è passata anche la stella del basket azzurro Cecilia Zandalasini.
Ha lavorato sempre con squadre femminili, ma ora c’è per lei una chiamata al maschile. Mauro Ferrari, patron della Pallacanestro Brescia, quest’anno finalista nel campionato della serie maggiore, ela presidente Graziella Bragaglio, le hanno proposto la panchina della Germani, la squadra vicecampione d’Italia. Cinzia Zanotti è l’unica donna in panchina anche nella A1 femminile.
«Posso solo dire di essere lusingata, il PalaLeonessa è un ambiente di grande passione per il gioco, e il club è importante. Mauro Ferrari si è dimostrato un visionario, non posso che ringraziarlo» ha detto a Il giorno la coach. «Allenare gli uomini? Non è mai stato un mio obiettivo. Sono i tecnici uomini che, ad un certo punto della loro carriera, arrivano nel nostro movimento. Noi donne preferiamo, solitamente, restare nel nostro mondo. Sto ancora facendo le mie valutazioni. Al Geas sto benissimo, sono qui da tanto tempo, ho un contratto valido anche per la prossima stagione, e ho già praticamente concluso la costruzione della nuova squadra».
Immediati sono arrivati però anche i commenti. «Diciamo che ho letto subito tante cose che non mi sono piaciute. Commenti e punti di vista, anche fuori luogo, che non mi pare vengano mai rivolti ai colleghi uomini. Si parla e si dice di tutto, senza neanche conoscere la persona e l’allenatrice. È una particolarità, purtroppo, del nostro paese. Intanto il resto del movimento va avanti, anche in NBA abbiamo visto donne entrare negli staff di importanti franchigie. Come è capitato a Becky Hammon con Gregg Popovich e ai San Antonio Spurs».
Secondo quanto riporta il giornale di Brescia l’allenatrice avrebbe declinato l’offerta.
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