Società

Chi è Alberto Stefani, il giovane politico che Salvini indica come successore di Zaia

Ripubblichiamo oggi l’intervista ad Alberto Stefani perché è diventata ufficiale la sua candidatura.

Quello di Alberto Stefani è un nome destinato a segnare il futuro della politica veneta. Alla festa della Lega di Oppeano, piccolo comune della provincia di Verona, Matteo Salvini lo ha indicato come possibile successore di Luca Zaia alla guida del Veneto. «Mi chiedete se ho un nome come candidato ideale per la presidenza del Veneto? Ho a fianco a me uno dei parlamentari più giovani e noi mandiamo avanti i giovani», ha dichiarato il segretario federale, ribadendo come per la Lega sia «fondamentale» puntare su una leadership giovane e consolidata.

Classe 1992, nato a Camposampiero, Alberto Stefani ha mostrato doti straordinarie, da bambino «gifted», fin dall’infanzia. Si diploma con il massimo dei voti al liceo scientifico e si laurea in Giurisprudenza all’Università di Padova con 110 e lode, con una tesi in diritto canonico.

Poco dopo il diploma diventa coordinatore provinciale del movimento giovanile della Lega e coordinatore regionale del movimento universitario. La sua scalata inizia presto: a 22 anni viene eletto consigliere comunale a Borgoricco, il più giovane del comune. Nel 2018 approda alla Camera dei Deputati nel collegio di Vigonza, vincendo con il 52,28% dei voti e distinguendosi per iniziative legislative sui giovani caregiver, il cyberbullismo e l’autonomia infrastrutturale del Veneto.

Nel 2019 diventa sindaco di Borgoricco con il 51,41% dei voti, promuove la presenza femminile nella pubblica amministrazione e rinuncia all’indennità, destinando oltre 193 mila euro al bilancio comunale.

Il percorso politico di Stefani si intreccia con il consolidamento della Lega in Veneto: nel 2020 Salvini lo nomina commissario regionale della Liga Veneta, incarico che nel 2023 si trasforma in segreteria regionale con il 64% dei voti dei delegati. Nel settembre 2024 diventa vicesegretario federale del partito, il più giovane nella storia della Lega. La sua azione combina tradizione e pragmatismo, dall’attenzione ai temi ambientali fino alla difesa dei diritti delle donne, come nel caso del sostegno alla giovane studentessa iraniana Ahoo Daryaei, che aveva sfidato la polizia morale nella sua università a Teheran.

«Aver già fatto il sindaco, il parlamentare ed essere segretario della potentissima Liga Veneta a 32 anni è qualcosa di importante», ha commentato Salvini. «Noi siamo pronti».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »