Che cosa è lo shutdown e perché ferma i voli e molto altro negli Usa
Il Dipartimento dei Trasporti statunitense ha annunciato la cancellazione di migliaia di voli in 40 aeroporti del Paese. Il motivo? Mancano i controllori di volo a causa dello shutdown. Lavorano, ma non sono pagati da oltre un mese e tanti si stanno mettendo in malattia. Il governo potrebbe costringere le compagnie a ridurre fino al 20% delle partenze per mantenere i gli standard di sicurezza.
Che cosa è lo shutdown
Shutdown significa letteralmente spegnimento. Si usa questo termine, in ambito politico ed economico per indicare il blocco delle attività per mancanza di fondi nell’amministrazione americana. Non è che i fondi non ci siano, ma sono bloccati perché il Congresso non riesce ad approvare la legge di bilancio. Le attività amministrative non sono finanziate e quindi si fermano. Restano attive solo quelle legate alla sicurezza della vita umana o alla tutela della proprietà. Ci sono i pompieri, ma non gli addetti ai parchi nazionali, per esempio.
Lo shutdown avviene di solito in autunno perché negli Stati Uniti l’inizio dell’anno fiscale è il 1 ottobre e i piani di spesa governativi vanno approvati entro il 30 settembre. Lo fa il Congresso che ha potere esclusivo nella gestione del bilancio federale.
La storia degli shutdown
Il primo blocco avvenne nel 1976 durante la presidenza del democratico Gerald Ford e dopo è successo altre 20 volte. Per Donald Trump è già accaduto nel primo mandato. Il massimo, finora, è stato di 35 giorni con un costo di undici miliardi di dollari nel primo mandato del tycoon. Adesso siamo oltre, il più lungo di sempre. È successo con presidenti democratici e repubblicani, sempre per stallo fra le due parti al Congresso. Accadde per l’Obamacare, la riforma del sistema sanitario americano voluta da Obama, che tenne in stallo il sistema parlamentare Usa. Ce ne furono otto durante la presidenza di Ronald Reagan, nel 1995 toccò a Bill Clinton per 21 giorni.
Cosa sta succedendo
L’attuale presidente non ha i numeri, al Senato, per far passare la legge di finanziamento dei servizi governativi senza l’appoggio di parte dei democratici che chiedono di rinegoziare alcuni punti della manovra a partire dai tagli alle agenzie sanitarie governative. Fra questi c’è un provvedimento per la proroga dei crediti d’imposta che rendono l’assicurazione sanitaria accessibile per milioni di americani. Chiedono anche la revoca dei tagli a Medicaid, il programma sanitario base che è dedicato ad anziani, disabili e persone con basso reddito.
Sono esauriti i fondi per il programma Supplemental Nutrition Assistance, che fornisce i «buoni alimentari» a 42 milioni di persone. Un tribunale ha però ordinato a Trump di attingere ai fondi di emergenza.
Si stima che ci possa essere una perdita di 15 miliardi di dollari a settimana con una riduzione della crescita economica dello 0,1–0,2% ogni sette giorni.
Cosa si ferma e cosa continua a funzionare
Sono garantiti i servizi postali, quelli di riscossione dei tributi, di assistenza medica. Funzionano militari, polizia e vigili del fuoco, sono al lavoro gli agenti di frontiera, gli addetti all’immigrazione e i medici. Sono servizi essenziali.
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