Marche

Che belle le “Lezioni d’amore per un figlio“ con lo scrittore e psicopedagogista Stefano Rossi

PORTO SAN GIORGIO – Grande partecipazione ieri sera in piazza Matteotti per “Lezioni d’amore per un figlio“ con lo scrittore e psicopedagogista Stefano Rossi, evento voluto dal Comitato Famiglie Sicurezza e realizzato grazie al Patrocinio del Comune di Porto San Giorgio. Attenzione altissima da parte del pubblico intervenuto numeroso, per il delicato tema trattato: “Quelle lezioni d’amore che ogni figlio merita”.

Grande partecipazione ieri sera in piazza Matteotti per “Lezioni d’amore per un figlio“ con lo scrittore e psicopedagogista Stefano Rossi, evento voluto dal Comitato Famiglie Sicurezza e realizzato grazie al Patrocinio del Comune di Porto San Giorgio. Attenzione altissima da parte del pubblico intervenuto numeroso, per il delicato tema trattato: “Quelle lezioni d’amore che ogni figlio merita”.

Ci sono parole che arrivano leggere, ma ti restano dentro. Sono quelle che non cercano il titolo a effetto, ma scavano. Quelle che non puntano a darti l’ennesima ricetta per essere il “genitore perfetto”, il Superman, ma ti riportano alla radice: all’amore. Ecco cosa fanno le parole di Stefano Rossi, psicopedagogista e autore che ha dedicato la sua vita a una pedagogia del cuore come ha più volte ribadito nella conferenza in piazza Matteotti.

Le sue “lezioni d’amore per un figlio” sono molto più di un libro. Sono specchi. Sono abbracci. Sono inviti gentili a rallentare e guardare davvero chi abbiamo davanti, ogni giorno, spesso di corsa: i nostri figli.

Rossi ci ricorda che educare non significa correggere, premiare, punire o riempire la testa di nozioni. Educare è prima di tutto costruire una relazione. Significa esserci, con pazienza, con presenza, con quel tipo di amore che non dice: “Ti amo solo se fai il bravo”, ma che sussurra: “Ti amo anche quando sbagli”.

Nelle sue tesi, c’è una frase che colpisce sempre: “Ogni bambino è un’opera d’arte fragile, che ha bisogno di mani sapienti e occhi che sappiano vedere oltre il comportamento”. Quanta verità in queste parole. Dietro un capriccio c’è una richiesta d’aiuto. Dietro la rabbia, una frustrazione che non trova voce. Dietro il silenzio, a volte, il desiderio di essere visti davvero.

E allora? Allora Rossi ci insegna che la vera autorevolezza non nasce dalla paura, ma dalla connessione. Che un “no” detto con dolcezza è più forte di mille urla. Che dire “ti capisco” non è cedere, ma accompagnare.

Ci insegna anche che possiamo sbagliare. Anzi, sbaglieremo di sicuro. Ma un genitore che sa chiedere scusa, che si mostra umano, che si mette in gioco… è il regalo più grande che possiamo fare ai nostri figli. Perché insegna loro, con l’esempio, che la vulnerabilità non è una debolezza. È un ponte.

In un mondo frenetico che spinge all’efficienza, alla prestazione, all’apparenza, le parole di Stefano Rossi sono una pausa. Un invito a rallentare. A guardare negli occhi. A sedersi accanto. A dire: “Raccontami cosa provi, sono qui”.

Perché, alla fine, non esistono genitori perfetti. Ma esistono genitori che amano. E che, ogni giorno, imparano. In silenzio. Con cuore. Con cura. Come una vera lezione d’amore.

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