Cgil: “Sciopero generale contro la Manovra il 12 dicembre”

FIRENZE – “L’assemblea generale della Cgil ha deciso lo sciopero generale per il 12 dicembre”. Lo ha annunciato Fulvio Fammoni, il presidente dell’assemblea generale del sindacato, che oggi ha riunito i delegati, in apertura dell’incontro.“Argomenti e ragioni per proclamare lo sciopero sono fin troppo”, ha aggiunto Christian Ferrari, membro della segreteria nazionale della Cgil. L’attacco è contro una legge di bilancio definita “ingiusta”. Una manovra, aggiunge, che “premia i più ricchi e non i più poveri, che incentiva le diseguaglianze e che prevede una crescita sostanzialmente zero”. L’assemblea dei delegati riunita a Firenze sarà chiusa dall’intervento del segretario Maurizio Landini.
Landini: “Ecco perché scioperiamo”
“La manovra è ingiusta e sbagliata e la vogliamo cambiare”, ha detto Landini prima di salire sul palco. L’emergenza in questo momento è il salario, va aumentato. Chiediamo risorse aggiuntive perché il rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti sia una cosa seria, non una mancia. Chiediamo una detassazione per tutti i contratti, pubblici e privati senza tetti di reddito. Chiediamo che venga restituito il fiscal drag. Dipendenti e pensionati in questi ultimi 3 anni hanno pagato 25 miliardi di tasse in più che non dovevano pagare. Di fronte all’aumento dei prezzi e dell’inflazione non sono stati adeguati”.
Sanità, scuola e servizi sociali
Landini ha poi aggiunto che “bisogna investire sulla sanità pubblica. Ci sono sei milioni di persone che non si possono curare e liste di attesa che non finiscono più. La situazione è pesante per chi lavora in sanità, medici e infermieri fanno turni gravosissimi. Ci vogliono assunzioni. Bisogna investire su scuola e istruzione, ma anche sui servizi sociali, a partire da una legge sull’autosufficienza”.
Pensioni: “Era meglio la Fornero”
Landini parla di paradosso quando spiega che chi ha vinto le elezioni “aveva raccontato agli italiani che se governavano loro ci saremmo scordati la legge Fornero. In realtà siamo nelle condizioni di chiedere: ridateci la Fornero. Sono riusciti a fare cassa di nuovo sulle pensioni. Siamo il paese con l’età pensionabile più alta d’Europa, tutte le uscite di flessibilità avviate sono state cancellate. Abbiamo un sistema pensionistico che ai giovani fa fare precarietà e cancella la possibilità di avere la pensione nel futuro”.
La tassa per i ricchi
Il fisco? “Lo pagano lavoratori dipendenti e pensionati, la tassazione su lavoro e pensioni è più alta di quella sui profitti e sulle rendite finanziarie e immobiliari. Ma il sistema progressivo deve riguardare tutti i redditi. Noi abbiamo detto che è il momento di prevedere un contributo di solidarietà che riguarda l’1% degli italiani, mezzo milione di persone ricche. Avremmo 26 miliardi da investire in sanità, istruzione, in assunzioni e per aumentare gli stipendi”
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