“Cercherà ancora di uccidere Zelensky”. Le rivelazioni sui piani di Putin in Ucraina
Notizie sempre più cupe arrivano dall’Ucraina che ha appena superato il tragico traguardo dei 1000 giorni dall’inizio dell’aggressione militare russa. Il Paese dell’Europa orientale si prepara a nuovi pesanti attacchi che hanno costretto alla chiusura a Kiev di diverse ambasciate, inclusa quella italiana, anche se la notizia di un raid massiccio è stata smentita, mentre Mosca sarebbe pronta a muovere migliaia di soldati nel nord, tra i quali diecimila nordcoreani.
Sullo sfondo di questo preoccupante scenario, si fa strada la possibilità della firma di un accordo per la fine della guerra appoggiato dall’America del presidente eletto Donald Trump che per diversi osservatori comporterebbe per l’Ucraina pesanti concessioni territoriali. Una prospettiva che, secondo Anthony Glees, esperto di sicurezza e intelligence all’Università di Buckingham, non starebbe comunque impedendo al presidente russo Vladimir Putin di continuare a escogitare piani per eliminare il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
In un’intervista concessa al Mirror Glees sostiene che lo zar del Cremlino ritenga “insignificante” l’accordo di Trump sull’Ucraina – non ancora ufficializzato – e “sa” già che esso fallirà. Putin, spiega l’analista, è consapevole del fatto che la pace del tycoon sarà basata sulle conquiste fatte dai russi e sulla rinuncia da parte di Kiev all’adesione alla Nato per 25 anni e “dopo un po’ cercherà di prendersi tutta l’Ucraina e di uccidere Zelensky”.
Sin dalle prime ore dell’”operazione militare speciale”, Mosca punta ad assassinare il presidente ucraino e a decapitare il suo governo per instaurare nel Paese un regime fantoccio. Pochi mesi fa sono stati arrestati due colonnelli che facevano parte dell’amministrazione statale incaricata di proteggere la sicurezza del presidente, i quali per conto dei russi progettavano di prendere in ostaggio Zelensky mentre si recava a registrare il suo tradizionale videomessaggio serale per poi procedere alla sua esecuzione.
Sarebbero “non meno” di cinque o sei i tentativi di assassinio ai danni del presidente ucraino da lui stesso rivelati a novembre scorso in un’intervista al Sun. Zelensky ha affermato di conoscere persino il nome in codice di una delle operazioni volte a rovesciare il suo governo – Maidan 3 – la cui realizzazione era prevista entro la fine del 2023.
Il professor Glees si dice convinto che Putin ritenga che l’amministrazione repubblicana sia dominata da “pacifisti”. A riprova di ciò il luminare cita la reazione di Donald Trump Jr all’autorizzazione all’impiego di missili americani sul territorio russo concessa agli ucraini dal presidente uscente Joe Biden. Il riferimento è ad un post su X nel quale il figlio del miliardario ha scritto che “il complesso militare industriale sembra volere una Terza guerra mondiale prima che mio padre abbia una possibilità di fare la pace e salvare vite umane”.
Nelle scorse ore il Cremlino ha reso noto l’aggiornamento della sua dottrina nucleare.
Essa prevede la rappresaglia atomica anche nel caso di attacchi sferrati con armi convenzionali contro il territorio russo o bielorusso che rappresentino una minaccia critica alla sovranità di Mosca. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha inoltre fatto sapere che il via libera a raid contro la Russia condotti con armi statunitensi apre una “nuova fase” del conflitto.
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