Ceramiche, sculture e conversazioni d’arte: finissage per ‘Rendez-vous’ | isNews
Chiude i battenti domani la bi-personale di Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi presso la galleria Spazio Arte Petrecca di Isernia
ISERNIA. La bi-personale di Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi dal titolo Rendez-vous, a cura di Carmen D’Antonino e Francesca Pirozzi, inaugurata lo scorso 12 aprile a Isernia, alla galleria Spazio Arte Petrecca, diretta artisticamente da Gennaro Petrecca, chiude i battenti domani 31 maggio alla presenza degli artisti. Sarà l’occasione per rincontrare e salutare gli autori delle opere che, coi loro luminosi colori e le loro evocative e multiformi presenze, hanno animato nelle ultime settimane gli spazi della galleria del centro storico di Isernia, prima del rientro ai rispettivi atelier napoletani e di ripercorrere, attraverso l’accurata selezione delle loro creazioni in mostra, l’ampia e variegata produzione espressa dai due maestri nel lunghissimo percorso della loro attività artistica.
Nell’occasione Francesca Pirozzi converserà con Carmen D’Antonino e con gli ospiti sulla produzione artistica in ceramica in Italia in età contemporanea – argomento del suo saggio “Ceramica contemporanea d’autore in Italia”, edito recentemente da FedOA – Federico II University Press, nella collana Clio. Saggi di scienze storiche, archeologiche e storico-artistiche – così da inquadrare in un contesto storico-culturale più ampio le vicende personali ed artistiche di Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi, con particolare riferimento al periodo della loro docenza all’Istituto d’Arte di Isernia nei tardi anni Cinquanta.
Clara Garesio espone una summa della propria ricerca artistica che, a partire dalla consapevolezza del patrimonio culturale e tecnico della grande tradizione ceramica italiana, l’ha condotta negli anni a sperimentare, con inesaurito slancio creativo, sempre nuove possibilità espressive dell’arte del fuoco. Il repertorio delle sue opere spazia dalla metà del secolo scorso ad oggi, includendo, accanto a varie tipologie ceramiche, disegni ed edicole che ospitano assemblaggi creativi di objet trouvé.
Giuseppe Pirozzi presenta un corpus di sculture di media e piccola dimensione, a tutto tondo e ad altorilievo, in terracotta ingobbiata e in bronzo fuso a cera persa, e una piccola selezione di gioielli-scultura in argento e di disegni: tutti pezzi unici risalenti a diversi periodi del suo lungo percorso artistico. Per lo scultore la pratica del fare arte rappresenta una sorta di traduzione dell’esperienza emotiva del vissuto in linguaggio espressivo e uno strumento di comunicazione con l’altro.
Note biografiche degli artisti.
Clara Garesio nasce a Torino nel 1938 e qui frequenta la Civica Scuola d’Arte Ceramica. Prosegue gli studi a Faenza, diplomandosi presso l’Istituto d’Arte per la Ceramica G. Ballardini. Da allora è docente di discipline artistiche nella scuola pubblica e poi per la Società Umanitaria, mentre conduce una personale e continua ricerca nel campo ceramico, pur praticando anche altri mezzi espressivi, tra cui disegno, pittura e assemblage. Dal 2021 è membro dell’IAC (International Academy of Ceramics). Tra gli altri riconoscimenti, nel 1956 vince il 1° Premio Faenza (sez. studenti), nel 2005 il 1° Premio Terra di Piemonte (sez. Arte Ceramica), nel 2006 il Premio alla Carriera Viaggio attraverso la Ceramica, nel 2017 la Menzione d’Onore al Concorso della Ceramica di Gualdo Tadino e la copertina del n. 296 della rivista La eramica Moderna & Antica, nel 2019 la Cittadinanza Onoraria per meriti artistici del Comune di Atrani, nel 2020 e 2022 è artista omaggiata alla biennale di scultura ceramica Keramikos. Espone le sue opere in rassegne e mostre personali e realizza interventi per spazi pubblici e collezioni museali in Italia e all’estero, tra l’altro: Palazzo dell’ONU di Ginevra, sede SEAE dell’UE a Bruxelles, MIC di Faenza, MIAAO di Torino, Museo della Ceramica di Vietri sul Mare, Museu da Marioneta di Lisbona e Museo M. Cargaleiro di Castelo Branco (Portogallo), Museo Duca di Martina di Napoli, Museo della Ceramica di Castellamonte, Museo della Ceramica di Deruta, Museo d’Arte Ceramica di Ascoli Piceno, Museo delle Arti Applicate di Villa de’ Ruggiero di Nocera Inferiore, Museo della Ceramica di Grottaglie, Raccolta Internazionale d’Arte Ceramica Contemporanea di Castelli, Museo Città Creativa di Ogliara Salerno, Museo della Ceramica di Cerreto Sannita, Comune di Atrani, Museo Campano di Capua. Di lei scrivono, tra gli altri, E. Alamaro, F. Bertoni, E. Biffi Gentili, M. Cargaleiro, G. Cefariello Grosso, A. Cilento, L. Fiorucci, L. Hockemeyer, A. Morone, Muky, A. Pansera, F. Pirozzi, V. Sgarbi.
Giuseppe Pirozzi nasce nel 1934 a Casalnuovo di Napoli. Nel 1954, con la frequenza del corso di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli ha inizio la sua attività artistico-espositiva con opere di scultura e grafica. Dal 1964 al 2001 è docente della stessa Accademia. Dal 2000 è Accademico Scultore dell’Accademia Nazionale di San Luca. Partecipa a numerosissime mostre, ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti della critica, tra le altre: Premio Spoleto, Quadriennale d’Arte di Roma, 10 Nuovi Scultori Italiani a Lissone, Mostra Internazionale di Scultura di Carrara, 6 Scultori Napoletani alla Due Mondi di Roma, Concorso Internazionale del Bronzetto di Padova, Scultura del Mezzogiorno a Napoli, Alternative Attuali a L’Aquila, Mostra Internazionale di Scultura a Legnano, Biennale del Fiorino di Firenze, Biennale Nazionale d’Arte di Verona, Naples and its region a Boston, Naples Contemporaine a Salon de Provence, Apologie del Logos a Firenze, Biennale Internaz. del Bronzetto Dantesco a Ravenna, Napoli 50-59 a Ferrara, Made in borgo a Tokio e New York, Biennale di Venezia, Keramikos 2018, 2020 e 2022 a Viterbo, Napoli e Sutri, E la mia patria è dove l’erba trema, GNAM, Roma. Dal 1964 tiene moltissime personali, tra cui: Sala del Fiorino a Firenze, Galleria 2000 a Bologna, Il Girasole a Roma, Galleria R.G. a Curaçao, Le Ore a Milano, Art Line a Los Angeles, Lo Spazio a Brescia, Ist. Italiano di Cultura a Bruxelles, La Bussola a Torino, Agorà a Marsiglia, Spazio Linati a Milano, FineArtStudio a Bruxelles, Castel Nuovo a Napoli, Villa Rufolo a Ravello, MANN a Napoli, Galleria del Carbone a Ferrara, Castel Sant’Elmo-Museo Novecento a Napoli, Museo Campano a Capua, Museo di Capodimonte a Napoli.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero e, quale vincitore di concorsi nazionali realizza numerose opere per spazi pubblici. Di lui hanno scritto tra gli altri: G. Appella, E. Crispolti, L. Caramel, L. Carluccio, R. Causa, V. Corbi, G. Di Genova, F. Menna, V. Sgarbi, L. Vergine.
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