C’è il rischio che ritratti
C’è il rischio che Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli uccisa con 29 coltellate nel garage di via del Ciclamino nell’ottobre 2023, “possa essere oggetto di minacce che la inducano a ritrattare le accuse nei confronti di Dassilva” o che, alla luce della mediaticità del caso, “possa ricevere offerte di denaro affinché non deponga (un domani) in Corte d’Assise o deponga il falso”. A sostenerlo è il sostituto procuratore Daniele Paci, che coordina le indagini sull’omicidio, che ha chiesto al gip di Rimini, Vinicio Cantarini, di fissare un incidente probatorio per acquisire la deposizione rilasciata dalla 54enne, attualmente indagata per favoreggiamento, lo scorso 4 marzo nella quale aveva tirato in ballo l’amante Louis Dassilva sostenendo che anche il senegalese fosse presente al momento del ritrovamento del cadavere della suocera. Per la Procura la posizione della Bianchi è quella di una donna capace di mentire e che, in passato, “ha reso dichiarazioni mendaci al pubblico ministero e alla polizia giudiziaria in almeno quattro occasioni”.
L’obiettivo della richiesta, quindi, è quello di cristallizzare il racconto della Bianchi su cosa avvenne la mattina del 4 ottobre 2023 nei garage del complesso residenziale di via del Ciclamino. La nuora della Paganelli con le sue rivelazioni, il cui verbale è comunque ancora secretato, sostiene di essere uscita di casa alle 7.50 per portare la figlia a scuola. La donna rientra alle 8.06 quando la sua vettura viene inquadrata dalla cam3 della farmacia San Martino (la stessa che la sera prima, secondo gli inquirenti, avrebbe ripreso Louis dopo aver commesso il delitto) mentre scende la rampa dei garage. Alle 8.09 è la telecamera di videosorveglianza di un garage che “cattura” il rumore della basculante (quella del box della Bianchi) che si chiude e, alle 8.10, la porta tagliafuoco che si apre con la 53enne che trova il cadavere. Alle 8.15 Manuela chiede aiuto ai vicini e, solo dopo altri 5 minuti, parte la telefonata al 112. Per la Procura ci sarebbe stata la presenza di Dassilva che avrebbe impedito alla sua amante di gridare e non si esclude che in quei minuti i due possano aver manomesso il cadavere.
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Una ricostruzione che il metalmeccanico 35enne, in carcere dallo scorso luglio in quanto indagato per essere l’autore dell’omicidio, ha bollato attraverso i suoi legali, Riario Fabbri e Andrea Guidi, come “bugie”. Di parere diverso il criminalista Davide Barzan dello studio legale Barzan che assiste la 54enne: “Manuela Bianchi è ritenuta affidabile e credibile dagli inquirenti. Per questo motivo la Procura ha chiesto al gip vengano acquisite le sue dichiarazioni, ritenute fondamentali per questo procedimento”.
Nel frattempo il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha notificato a Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, dopo l’avviso di chiusura delle indagini che la vedono indagata di diffamazione, minacce e percosse ai danni dell’ex amica Manuela Bianchi la citazione diretta. Toccherà ora al gip decidere se la donna dovrà affrontare il processo. I fatti si riferiscono ai giorni precedenti all’arresto del senegalese 34enne quando tra le due donne c’era stato un violento alterco sotto gli occhi di telecamere e giornalisti in una sorta di resa dei conti dopo mesi di veleni e attacchi. A carico di Valeria, inoltre, ci sono anche le scritte anonime “apparse” sui muri del complesso di condomini di via del Ciclamino vergate da un “corvo” e indirizzate alla Bianchi.
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Secondo l’accusa, infatti, sarebbe stata la stessa Bartolucci a scrivere: “Sei una schifosa, pagherai ogni cosa, soffrirai molto di più di quanto ti faceva godere. Manuela pu***** soffrirai più di quanto godevi, sei una tr*** fino all’osso, ti sc*** i mariti che ce l’hanno grosso”. In altre frasi ingiuriose, invece, la mano anonima paragonava la Bianchi a “un mobile dell’Ikea che costa poco e non vale nulla”. Sempre ai primi di luglio, sul muro del vano dove era stato ritrovato il corpo della Paganelli, erano comparse altre scritte: “Codarda”, “farai la fine di Pierina” e altri insulti irripetibili poi cancellati dai dai condomini. Secondo Davide Barzan, consulente legale di Manuela Bianchi, sul muro ci sarebbe stato scritto “La suocera (Pierina, ndr) ti guarda, è arrabbiata con te sa ciò che hai fatto e dove. Sei una tr*** senza rispetto (sottolineato tre volte, ndr). Che Geova ti strafulmini”. Nel novembre del 2023, invece, qualcuno era salito fino al terzo piano del civico 31 di via del Ciclamino dove, sul pianerottolo, si affacciano oltre quella dell’appartamento di Pierina le porte della coppia Dassilva-Bartolucci e Manuela con Giuliano. Su quest’ultima una mano, con un pennarello verde, ha tracciato la parola “Tro**”.
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