Calabria

Catanzaro, riqualificata la Sala Consiliare: nuova vita per il cuore istituzionale della città

La Sala Consiliare del Comune di Catanzaro torna a splendere dopo un importante intervento di riqualificazione, resosi necessario in seguito al parziale crollo del controsoffitto avvenuto nel febbraio 2018. L’inagibilità che ne era derivata, unita alla vetustà degli impianti, ha imposto un complesso progetto di ristrutturazione architettonica, strutturale e impiantistica, ora completato con un investimento complessivo di 900 mila euro, finanziato con fondi di Agenda Urbana.

L’intervento ha previsto il ripristino del solaio di copertura e il rifacimento del controsoffitto con pannelli fonoassorbenti dalle linee moderne, progettati per garantire un’acustica ottimale e richiamare le geometrie del grande dipinto a parete. La riqualificazione ha incluso anche nuova pavimentazione, rivestimenti, infissi e arredi, oltre alla lucidatura del parquet e alla manutenzione dei banchi dei consiglieri.

Grande attenzione è stata riservata all’efficienza energetica: l’impianto di climatizzazione è stato completamente sostituito con un sistema a pompa di calore ad alta efficienza, alimentato esclusivamente da energia elettrica e supportato da un impianto fotovoltaico integrato sulla copertura, in grado di produrre circa 7 kW di energia elettrica. La speciale guaina fotovoltaica, realizzata con tecnologia BIPV, funge anche da elemento impermeabilizzante, garantendo prestazioni elevate e un basso impatto visivo.

La nuova Sala Consiliare è oggi accessibile e tecnologicamente avanzata, grazie all’installazione di un moderno sistema audio e di votazione che consente anche la trasmissione in streaming delle sedute.

Infine, è stato eseguito il restauro del grande dipinto murale di Tarcisio Bedini, tratto da un bozzetto di Ugo Ortona, che decora la parte superiore dell’aula e raffigura scene della storia cittadina. L’intervento, curato dai restauratori Isabel Tornaquindici e Salvatore Minervino, ha restituito al capolavoro il suo splendore originario.

Con la conclusione dei lavori, la Sala Consiliare di Catanzaro torna così a essere il simbolo rinnovato della vita democratica della città, con un volto moderno ma rispettoso della sua storia.

Fiorita: “L’Aula Rossa è il cuore civico di Catanzaro”

Ecco alcuni dei passaggi del discorso pronunciato dal sindaco Nicola Fiorita:

“Ci sono luoghi che non sono impastati solo del materiale utilizzato per costruirli. Ci sono luoghi che respirano, che trattengono le parole e le passioni di chi vi ha parlato, discusso, sognato. E per me, per tutti noi, questo luogo — l’Aula Rossa — è uno di quelli.”

“Ho assistito al ritorno alla sua forma migliore della casa della democrazia comunale, ma solo oggi, nel sedermi tra questi banchi finalmente pieni, nel vedere il Consiglio riunito, la gente, il silenzio carico d’attesa di chi sente che la storia si compie anche nei dettagli, solo oggi comprendo fino in fondo il privilegio di essere qui.”

“L’Aula Rossa non è solo una sala consiliare: è il cuore civico di Catanzaro. È qui che la democrazia diventa voce, che le idee prendono forma, che il dissenso trova ascolto e il confronto diventa crescita.”

“Vorrei ricordare le parole di Piero Calamandrei: ‘La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.’
Questa aula, con la sua storia e la sua memoria, ci ricorda che la libertà si difende ogni giorno, con la fatica del dialogo, con il coraggio delle scelte, con la coerenza dei gesti.”

“Il restauro che oggi celebriamo non è solo architettonico: è un restauro dell’anima civica.
Grazie ai fondi del programma Agenda Urbana del POR Calabria 2014/2020, l’Aula Rossa è tornata a essere un luogo vivo e contemporaneo: più accessibile, più sostenibile, più efficiente.”

“Al centro del pavimento, la nostra aquila imperiale, simbolo di Catanzaro, torna a sorvegliare i lavori del Consiglio: un emblema di fierezza e di responsabilità, che ci ricorda che governare non è un privilegio, ma un servizio.”

“Questa aula deve essere ogni giorno all’altezza di quella lezione. Qui non si deve cercare il consenso facile, ma la verità possibile; non la divisione sterile, ma il confronto che migliora le decisioni, non l’interesse personale ma il bene comune.
Perché la politica, quando è vissuta con dignità e passione, è una forma altissima di amore per la comunità.”

“Quando, tra qualche anno, qualcuno entrerà in questa sala per la prima volta, da cittadino o da consigliere, non dovrà trovarvi soltanto un’aula moderna o tecnologicamente efficiente. Dovrà respirare il senso di una città che crede ancora nella democrazia, che non si arrende alla disillusione, che considera la politica non un mestiere ma una missione civile.”

“Da domani in questa aula torneremo a confrontarci ed inevitabilmente a dividerci. Ma se sapremo essere all’altezza di questo momento condiviso saremo tutti migliori, e lo saremo in un luogo prezioso, nostro, non perché efficiente ma perché capace di farci ascoltare il cuore della città e di parlare a quello stesso cuore.”


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