Calabria

Catanzaro in missione ma mai da solo: anche a Bolzano i giallorossi saranno supportati da tanti tifosi

Una missione durissima, ma col supporto di un settore ospiti già praticamente tutto esaurito. Il Catanzaro prepara la trasferta di Bolzano consapevole di due aspetti: che la gara con il Sudtirol sarà una lotta nel vero senso del termine e che al suo fianco avrà almeno 624 tifosi. Sono bastate poche ore di prevendita per riempire quasi interamente lo spicchio riservato dello stadio “Druso”: del supporto, del calore, del colore e del rumore dei sostenitori delle Aquile ce ne sarà bisogno considerando l’alto coefficiente di difficoltà della sfida che attende sul campo la squadra di Fabio Caserta.
Il Sudtirol battuto 3-0 al “Ceravolo” a fine ottobre con Iemmello in versione mattatore e showman (per lo spettacolare primo dei suoi due gol, un destro di controbalzo dal limite sinistro dell’area finito all’incrocio opposto) è da dimenticare, meglio ancora cancellare. Gli altoatesini stanno intervenendo pesantemente sul mercato, come ci si aspetta da una formazione penultima in classifica, hanno nella salvezza l’unico orizzonte possibile e per questo hanno cambiato allenatore – quattro partite fa – chiamando il decano dei tecnici di Serie B, Fabrizio Castori. Che l’anno scorso non è riuscito a salvare l’Ascoli (esonerato dopo essere subentrato), ma che è sicuramente l’uomo più adatto per provarci. Come? Con il calcio senza fronzoli, pragmatico, diretto e verticale che ne ha segnato – in positivo – la carriera.
Caserta un anno fa l’ha evitato con il Cosenza, il Catanzaro no e ancora si ricorda che significa, visto che ad Ascoli, a dicembre, ha perso di misura (1-0, gol di Mendes) senza mai riuscire a tirare in porta o a costruire un’azione degna di questo nome. Per certi versi, la rudezza dei marchigiani sembrava essere la kryptonite dei giallorossi, pressing altissimo e maniere forti: Vivarini alla fine se n’era lamentato – da una determinata prospettiva aveva pure ragione –, però ognuno sfrutta quel che ha e non c’è un modo più giusto di altri, a maggior ragione se gli arbitri hanno generalmente un metro di giudizio più permissivo (quindi è inutile lagnarsi).
Anche al ritorno, a febbraio, le Aquile se la sono sudata vincendo in rimonta, da 1-2 a 3-2, ma grazie ai cambi e a un avversario in inferiorità numerica per grazia del Var… altrimenti chissà. Insomma, due scontri senza quartiere contro un avversario guidato in panchina da chi sa il fatto suo, perché non porti in Serie A il Carpi o la Salernitana se non possiedi tutte le qualità richieste a un allenatore, sul piano tattico come su quello motivazionale. Il Sudtirol remissivo della gara d’andata, domenica sarà tutta un’altra storia.
Anche per questi motivi la consistente prevendita del settore ospiti è un segnale importante: aiuterà i giallorossi a non sottovalutare l’incontro e l’avversario. La soglia minima di 624 spettatori è stata sostanzialmente raggiunta nel pomeriggio di ieri, però il club altoatesino potrebbe concedere ai sostenitori calabresi l’area adiacente, per arrivare a una cifra vicina alle mille unità, più o meno com’è successo l’anno scorso. Anno nuovo, vecchie abitudini: il popolo giallorosso vince in partenza.


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