Catanzaro, con il Palermo è ancora Davide contro Golia
Come al solito è Davide contro Golia, ma quest’anno forse più che nelle due stagioni precedenti. Da quando è tornato in B, mai come stavolta si vede tutto il gap fra Catanzaro e Palermo. A livello di investimenti c’è sempre stato, in classifica meno e non a caso i giallorossi si sono tolti lo sfizio di battere i rosanero due volte in casa loro. Stavolta, per riuscirci al “Ceravolo”, servirà un’impresa anche più grande, visto che i siciliani arrivano in Calabria da secondi in classifica e il vento alle spalle. A bocce ferme non ci sarebbe partita. In pratica le cose possono essere diverse a patto di vincere i duelli, individuali e fra reparti.
A partire da quello incrociato fra l’attacco del Catanzaro e la difesa rosanero. Aquilani può affidarsi alla voglia di riscatto di Iemmello, che ha sbagliato il rigore contro il Padova, ma ha già segnato al Palermo (due anni fa) e quando il gioco si fa duro, in genere mostra tutta la sua classe. È scontato che, accanto al capitano, avranno spazio gli strappi e l’effervescenza un po’ anarchica ma essenziale di Cisse, impossibile da tenere fuori (e ieri in un partecipato incontro con i tifosi nello store dello sponsor tecnico, in pieno centro storico, insieme a ma Liberali).
Può darsi che l’allenatore possa tornare a un modulo a due punte più il trequartista aggiungendo Pandolfi, che in questi giorni è il centro di molti commenti sui social nei gruppi del tifo palermitano: col Palermo quattro gol in cinque scontri diretti, tre in maglia Cittadella nelle due stagioni precedenti, uno con la Turris in C. E ha vinto ogni volta.
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