Catanzaro, Aquilani per ora è confermato
Alberto Aquilani resta in panchina. Nonostante la pessima partita contro il Padova. Nonostante non abbia sfruttato la sosta per correggere gli errori che erano evidenti e che pure sono stati riproposti, il tecnico ieri ha diretto l’allenamento e lo stesso farà oggi. La proprietà e il ds Polito si sono confrontati subito dopo il ko con i veneti, come del resto fanno quotidianamente, e hanno evidentemente deciso di andare avanti: il progetto immaginato in estate avrà un’altra possibilità. O meglio, altre tre, visto che davanti al Catanzaro ci sono tre partite in otto giorni, il Palermo sabato al “Ceravolo”, il Mantova mercoledì in trasferta e il Venezia la domenica successiva, di nuovo in casa. Logico che tutte insieme contribuiranno ad aggiungere qualcosa di definitivo a un bilancio fin qui insufficiente. La speranza è che in questo trittico, che sarebbe complicato a prescindere, figurarsi in questa fase in cui l’umore rasenta il livello di guardia, cambi qualcosa.
In realtà ci si aspettava un cambiamento già con il Padova, dopo due settimane di sosta che hanno consentito di lavorare in tranquillità e senza impegni ufficiali, ma per quanto mostrato contro il Padova, avversario per niente trascendentale, progressi, miglioramenti e anche cambiamenti non se ne sono visti: reparti lunghi, difesa spesso scoperta, centrocampo in costante inferiorità numerica, iniziative offensive legate agli spunti dei singoli più che a un’idea collettiva. È il momento più difficile di questa stagione che non è iniziata nel migliore dei modi e l’ammissione sulla «fragilità della squadra» fatta dallo stesso Aquilani è un’ovvietà impossibile da nascondere.
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