Calabria

Catanzaro, acquisto del palazzo “Scaccomatto” da parte del Comune: i paletti di Azione

Un acquisto dal duplice effetto quello che l’amministrazione comunale intende portare a termine su Palazzo “Scaccomatto”: dare sicurezza ai conti della società partecipata Catanzaro Servizi, che su quell’immobile sta pagando un leasing, e mettere a frutto un bene di prestigio. La strada è stata delineata nelle passate settimane e il sindaco Nicola Fiorita, con l’assessore al Patrimonio Antonio Battaglia, ne hanno anche discusso in commissione consiliare. La tappa successiva, e decisiva, è quella del Consiglio comunale (domani la capigruppo) chiamato a decidere sul via libera all’acquisizione. Ma su questo percorso il gruppo consiliare di Azione intende vederci chiaro e non è detto che il suo sostegno sia scontato, pur alla luce del recente ingresso in maggioranza.
L’amministrazione ha pronti sul piatto 1,45 milioni di euro per l’acquisto dei 1.360 mq dislocati su tre livelli e 4 box e 8 posti auto coperti. L’Agenzia delle Entrate ha valutato il compendio immobiliare in 2,51 milioni, dunque l’operazione viene ritenuta del tutto conveniente, anche perché si tratta di un edificio di recente costruzione e che, quindi, non necessita di ristrutturazione o adeguamento. Per fare ciò si vuol percorrere la strada dell’accensione di un mutuo con Cassa depositi e prestiti, con una rata annuale di circa 130mila euro. Attualmente il Comune paga un fitto di 146mila euro all’anno a Catanzaro Servizi (che a sua volta paga un leasing di 270mila euro) per l’allocazione degli uffici del Patrimonio e dei Tributi dislocati dal quinto al settimo piano. La rata del mutuo sarebbe quindi inferiore ai costi finora sostenuti.


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