Cataldo e D’Alesio si ritirano
Bufera a Triggiano, in poche ore si sgretola il mosaico delle candidature del centrodestra. Il primo stop è arrivato ieri dalle segreterie regionali e provinciali di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati che con una nota avevano preso le distanze dalla candidatura di Alessandro Cataldo al consiglio comunale di Triggiano nella lista a sostegno del candidato sindaco Onofrio D’Alesio. Oggi, 24 ore dopo, gli stessi partiti scaricano il giornalista che annuncia il ritiro dalla corsa elettorale. Fa un passo indietro anche il fondatore di Sud al Centro, a poche ore dalla dichiarazione del presidente della commissionale parlamentare antimafia Chiara Colosimo che stamattina a margine di un incontro con gli studenti ha detto: “Credo che queste persone non possano essere candidate per nessun motivo, almeno fino a quando non ci sia una sentenza che l’assolva, perché il dubbio e il grigio è molto pericoloso”.
Per Cataldo (e altre 17 persone), venerdì scorso la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per l’accusa di corruzione elettorale relativamente alle Regionali pugliesi del 2020 e alle amministrative di Grumo Appula dello stesso anno e di Triggiano del 2021. Cataldo ha affidato a un post di Facebook la sua decisione di ritirarsi: “I partiti di centrodestra di Triggiano mi hanno chiesto di candidarmi” e “convinto dell’assoluta regolarità del mio agire e della totale estraneità dei fatti a me contestati, ho accettato con serenità scrive Cataldo in una nota. In cui aggiunge che “fare un passo indietro rispetto alla candidatura alle elezioni comunali (…) non rappresenta una sconfitta personale, ma una disfatta per la democrazia”.
Travolto dalle polemiche, anche il candidato sindaco ha annunciato il suo passo indietro: “Non e più possibile proseguire e andare oltre in un clima politico nel quale i partiti locali di centrodestra sono già stati messi in vendita al miglior offerente”, è il commento di D’Alesio che definisce “compulsiva la reazione dei partiti di centrodestra che con un sol colpo di spugna hanno delegittimato la mia candidatura cancellando e azzerando un progetto politico che per Triggiano stava prendendo forma dopo dieci anni di totale assenza”.