Trentino Alto Adige/Suedtirol

Caso Matilde Lorenzi, la Procura di Bolzano riapre l’indagine – Cronaca



BOLZANO. La Procura della Repubblica di Bolzano ha accolto le richieste della famiglia di Matilde Lorenzi e ha avviato un procedimento penale tuttora pendente, nell’ambito del quale è in corso un incidente probatorio per ricostruire, dal punto di vista tecnico e medico, le cause della tragedia che ha scosso il mondo dello sci.
 

«La Procura ha accolto le nostre richieste e ha dato impulso a un procedimento penale che porterà a ricostruire, sia dal punto di vista della dinamica, sia da quello medico, le cause della tragedia che ha colpito tutti noi» ha comunicato la famiglia della giovane atleta.
 

La sciatrice della Nazionale juniores, tesserata con l’Esercito, era morta il 28 ottobre dello scorso anno in Val Senales, dopo una caduta durante un allenamento sulla pista “rossa” Grawand G1, a un mese dal suo ventesimo compleanno.
 

In un primo momento la Procura di Bolzano aveva scelto di non disporre ulteriori indagini sull’incidente, ritenendo che si fosse trattato di un «un fatto meramente accidentale». Una decisione che aveva sollevato perplessità nel mondo sportivo. Due ex campioni della Valanga Azzurra, Paolo De Chiesa e Piero Gros, avevano espresso dubbi sulla correttezza dell’archiviazione, mentre i consiglieri laici del Csm, Ernesto Carbone e la trentina Claudia Eccher, avevano chiesto di fare chiarezza sulle modalità con cui l’inchiesta era stata condotta, ritenendola «chiusa in modo sbrigativo».




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