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Caso Maddie McCann: Christian Brueckner vive in una tenda sorvegliato dalla polizia

Un uomo braccato, che dorme in una tenda in un parco di Kiel, nel nord della Germania. Non si tratta di un senzatetto qualunque, ma di Christian Brueckner, l’uomo che i procuratori tedeschi ritengono responsabile del rapimento e dell’omicidio della piccola Madeleine McCann. Brueckner, 48 anni, è stato rilasciato il 17 settembre scorso dopo aver scontato una pena per reati separati di stupro. Ma da quel giorno, come documentato dalla rivista tedesca Der Spiegel e ripreso dai tabloid britannici, la sua vita è diventata un tentativo costante di sfuggire alla rabbia pubblica, protetto costantemente da due agenti di polizia.

Appena uscito di prigione, Brueckner era stato trasferito in una casa protetta a Neumuenster. Ma la notizia della sua presenza si è diffusa rapidamente. L’appartamento al piano terra, assegnatogli dalle autorità, si affacciava direttamente su un parco giochi: “Ci sono così tanti bambini in questo complesso, giocano sempre qui fuori”, ha raccontato un residente, Willy, al Telegraph. Il panico si è diffuso rapidamente. I residenti hanno creato un gruppo WhatsApp per organizzare la sua espulsione, temendo per la sicurezza dei figli. “Eravamo preoccupati che potesse nascondersi in una delle cantine”, ha aggiunto il residente. Altri temevano che la sua presenza potesse attirare vigilanti, che avrebbero potuto lanciare “molotov contro le finestre, creando ancora più pericolo per le famiglie”.

Dopo nove giorni di “abusi verbali e minacce”, Brueckner è stato costretto a lasciare l’alloggio, scortato dalla polizia. Da quel momento è iniziato il suo vagabondaggio nel nord della Germania. Si è recato a Braunschweig, nel tentativo, fallito, di confrontarsi con i pubblici ministeri che lo accusano per il caso McCann. “Il procuratore si è rifiutato di incontrarmi”, ha dichiarato Brueckner a Sky News fuori dall’ufficio. “Ma ho detto al suo rappresentante che volevo il suo aiuto per riavere la mia vita. I media mi danno la caccia, ed è colpa sua. Voglio che si assuma la responsabilità”. La risposta è stata negativa: “Mi è stato detto che non c’era nulla che potessero fare per aiutarmi”.

Brueckner si è quindi spostato a Kiel, dove vivono i suoi avvocati. Ha tentato di alloggiare in una serie di hotel economici, ma è stato cacciato ogni volta che veniva riconosciuto. Ora, secondo Der Spiegel, vive in una tenda in un parco, assistito da due “aiutanti” che gli portano cibo e scortato 24 ore su 24 da due agenti armati di manganelli e pistole, con il compito di proteggerlo da “possibili attacchi del pubblico”.

Nonostante la sua situazione precaria, Brueckner non ha smesso di provocare. Una telecamera di sicurezza di un negozio di telefonia lo ha ripreso mentre rideva mostrando il suo braccialetto elettronico alla caviglia. E, secondo quanto riferito, si sarebbe vantato con il proprietario del negozio di avere informazioni che “potrebbero porre fine allo scandalo del secolo”, un chiaro riferimento al caso McCann. È stato anche avvistato in un fast food e in una pizzeria, dove avrebbe usato una barba finta per chiedere al personale una pizza gratis. In un’altra occasione, avrebbe scatenato il panico entrando in un nightclub, provocando urla di terrore da parte di alcune donne.

Brueckner, che ha un lungo curriculum criminale per stupro, abusi su minori e pornografia infantile, nega ogni coinvolgimento nella scomparsa di Maddie, avvenuta in Portogallo nel 2007. I procuratori tedeschi, pur sostenendo di avere “prove concrete” contro di lui, non hanno ancora formalizzato un’accusa.


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