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Caso Caputi, il Dis presenta un esposto: “Procura di Roma ha diffuso informative riservate dei Servizi”

Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) è pronto a presentare un esposto alla procura di Perugia dopo le notizie sul caso Caputi e la rivelazione di documenti riservati dell’intelligence. La vicenda riguarda il documento dell’Aisi (l’agenzia di intelligence per l’interno) depositato agli atti del procedimento che vede contrapposti i giornalisti del Domani e il capo di gabinetto di Giorgia Meloni, Gaetano Caputi.

Secondo quanto apprende l’Ansa da fonti informate, nell’esposto alla procura guidata da Raffaele Cantone – competente sulle indagini nei confronti dei magistrati in servizio nella Capitale – verrebbe segnalata l’ipotesi di violazione dell’articolo 42 comma 8 della legge 124 del 2007, in quanto la procura di Roma – guidata da Francesco Lo Voi – in qualità di destinataria delle informative riservate avrebbe dovuto adottare le necessarie cautele per evitarne l’indebita diffusione.

Caputi, capo di Gabinetto della premier, ha presentato nei mesi scorsi una denuncia alla procura di Roma dopo la pubblicazione di alcuni articoli sul suo conto usciti sul Domani. L’indagine aperta ha appurato che, per acquisire informazioni sul capo di Gabinetto, tra le altre cose, erano stati fatti tre accessi da parte di agenti dell’Aisi alla banca dati Punto Fisco. Lo Voi ha quindi scritto al Dis per chiedere la ragione degli accessi. La risposta è arrivata sotto forma di un documento con la qualifica “riservato” firmato dal direttore dell’Aisi, Bruno Valensise, che riferisce le circostanze che hanno determinato la ricerca di informazioni su Caputi.

Quel documento è stato quindi accluso dal procuratore nell’incartamento consegnato ai legali dei giornalisti del Domani indagati. L’informativa è stata così pubblicata sul quotidiano. Violando, secondo il Dis, l’articolo della legge di riforma dei servizi, dove è previsto che “qualora l’autorità giudiziaria ordini l’esibizione di documenti classificati per i quali non sia opposto il segreto di Stato, gli atti sono consegnati all’autorità giudiziaria richiedente, che ne cura la conservazione con modalità che ne tutelino la riservatezza, garantendo il diritto delle parti nel procedimento a prenderne visione senza estrarne copia“. Il documento integrale, invece, è stato pubblicato sul quotidiano. Ora il Dis si è rivolto alla procura di Perugia affinché accerti se sia stata violata la legge.

Il procuratore di Roma Francesco Lo Voigià nel mirino della destra per aver iscritto nel registro degli indagati la premier Giorgia Meloni e altri membri di governo per il caso Almasri – era stato duramente attaccato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano durante la sua audizione di fronte al Copasir, accusando il magistrato di aver commesso un reato gravissimo depositando agli atti l’informativa riservata ricevuta dall’Aisi, di fatto rendendola pubblica.

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