Caso Boccia-Sangiuliano e ricattabilità del Governo, «Ombra di Bandecchi? Fare luce»
di M.R.
«Risulta ormai acclarato che la signora Boccia, in assenza di investitura ufficiale, ha partecipato e presenziato a diversi viaggi ed eventi istituzionali insieme all’ex ministro Sangiuliano, alcuni dei quali destinati all’organizzazione del G7 della cultura a Positano; inoltre, è molto probabile che la stessa Boccia abbia potuto ascoltare conversazioni riservate riguardanti interessi dello Stato e avere avuto accesso a segreti pubblicamente rilevanti, che avrebbero potuto porre dapprima il ministro e oggi lo stesso esecutivo in posizione di ricattabilità». Parte da questa riflessione l’interrogazione a firma della deputata Cinque stelle Emma Pavanelli, rivolta alla premier Giorgia Meloni.
M5s La Pentastellata umbra, trattando in Aula l’affaire Boccia-Sangiuliano, non manca di fare riferimento all’esistenza del profilo social ‘Politica e amori’ che pubblicava post allusivi sull’ex ministro, ispirati pare dalle informazioni tratte dalla signora Boccia. Molti dei followers di questo profilo, come messo in evidenza dal quotidiano La Stampa, erano legati a Stefano Bandecchi, sindaco di Terni. Come si suol dire in questi casi, la trama si infittisce, soprattutto adesso che tra Ap e il governo di centrodestra c’è un accordo.
L’interrogazione «Diversi articoli di stampa – si legge nell’atto di Pavanelli – hanno paventato la possibilità che la signora Boccia avesse operato al fine di accedere a informazioni governative riservate; in data 9 settembre 2024 si è appreso dell’avvio da parte della procura regionale della Corte dei conti per il Lazio di un’indagine sull’utilizzo di auto blu e l’accesso a informazioni riservate e, dunque, per un ipotizzabile danno erariale». La deputata umbra chiede al presidente del consiglio Meloni se non ritenga di dover fare chiarezza sulla possibile fuga e sul rischio di divulgazione relativo a notizie e informazioni di Stato pubblicamente rilevanti che potrebbero recare nocumento al Paese; se non ritenga di dovere accertare, per quanto di competenza, il coinvolgimento, oltre che della signora Boccia, di altri soggetti che a vario titolo potrebbero avere avuto accesso a informazioni riservate, con ciò acquisendo una posizione che avrebbe reso possibile l’esercizio di pressioni o ricatti sull’ex Ministro e il Governo tutto.
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