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“Casinò per finanziare armi nucleari”: la strana strategia di Kim


"Casinò per finanziare armi nucleari": la strana strategia di Kim

Nonostante la Corea del Nord sia colpita da molteplici sanzioni internazionali, che dovrebbero limitare i flussi di denaro provenienti dall’estero e diretti all’interno del Paese, pare che il governo guidato da Kim Jong Un abbia trovato un valido metodo per aggirare l’ostacolo e intascare il necessario per finanziare il programma militare e missilistico nazionale. Ne aveva già parlato il Royal United Services Institute (RUSI) in un lungo paper dedicato all’industria dei casinò. Pyongyang utilizzerebbe proprio questo settore – uno dei più opachi e meno regolamentati dell’economia globale – per ottenere risorse ingenti, in combinazione con l’impiego di sofisticati meccanismi di criptovaluta per facilitare l’occultamento dei guadagni.

Kim punta sui casinò

Il sito Nk News ha recentemente scritto che le prove esplicite del collegamento tra Corea del Nord, casinò e guadagni dirottati nello sviluppo di armamenti sono limitate. Eppure il RUSI ha messo in fila alcune interessanti informazioni e unito tutti i punti per dare alla luce un’interessante analisi. Si intitola North Korean Activity in the Casino and Gaming Sector: How Do Jurisdictions Respond? Il paper delinea le attività di finanziamento della proliferazione legate al settore dei casinò e del gioco d’azzardo, nonché l’emergere di nuove vie che le autorità internazionali dovrebbero analizzare nell’ambito del loro processo nazionale di valutazione dei rischi.

Le reti criminali sfruttano solitamente aspetti poco regolamentati del settore dei casinò e del gioco d’azzardo per riciclare e spostare beni illeciti. “Gli attori nordcoreani usano il settore delle criptovalute e determinate attività e professioni non finanziarie, inclusi i casinò, per generare e riciclare profitti per il programma di armi di distruzione di massa nordcoreano“, ha evidenziato qualche mese fa il RUSI. Le monete digitali permettono infatti di oscurare l’origine del denaro illecito e facilitano movimenti transnazionali poco tracciabili. Prima ancora tutto passerebbe dalle mani di Junket Operator, intermediari che attraggono grandi scommettitori e facilitano operazioni finanziarie complesse, ora anche in criptovalute. Gli hacker legati alla Corea del Nord (Harmony Bridge, Ronin Bridge) sfrutterebbero poi delle vulnerabilità per trafugare e riciclare centinaia di milioni in criptovalute.

Il rafforzamento militare della Corea del Nord

Gli esperti ritengono che Kim rafforzerebbe così il suo arsenale militare. A proposito, di recente il leader della Nord Corea ha supervisionato un nuovo aereo di spionaggio e allerta, e assistito ai test di “droni per attacchi suicidi” dotati di intelligenza artificiale. L’aereo, basato su un aereo cargo russo Il-76 Candid, dovrebbe avere un ruolo significativo nel monitoraggio delle potenziali minacce e nella raccolta di informazioni critiche, mentre i droni potrebbero invece essere esportati all’estero, dando seguito ai recenti sforzi di Pyongyang per la produzione su larga scala di velivoli senza equipaggio.

Nel frattempo la Corea del Nord ha fatto sapere di aver rimesso a galla con successo un nuovo cacciatorpediniere che si era rovesciato durante il varo, il 21 maggio, e i media statali hanno riferito che la nave danneggiata verrà trasferita in un bacino di carenaggio di un altro cantiere navale per le riparazioni. Secondo la Kcna, “dopo aver ripristinato l’equilibrio del cacciatorpediniere all’inizio di giugno, la squadra lo ha ormeggiato al molo compiendo in sicurezza il varo finale giovedì pomeriggio“.

In occasione del fallito varo di due settimane fa nel porto di Chongjin, era presente Kim che ha assistito al disastro e l’ha definito un “atto criminale” e fatto arrestare quattro persone che riteneva responsabili dell’incidente.


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