Casale Gomenizza, proposte per il patto di collaborazione
Beni comuni: sono state presentate le proposte finalizzate alla sottoscrizione dei Patti di collaborazione relative a Casale Gomenizza.
La struttura, situata ai piedi della collina di Monte Mario, ospiterà la sede della “Casa della Cittadinanza Attiva” per la realizzazione di progetti di interesse generale sui temi della tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e della sostenibilità ambientale, con particolare riferimento al decoro, tutela e valorizzazione della riserva di Monte Mario e del Parco Fluviale del Tevere.
L’iter di riqualificazione del Casale rientra nella fase attuativa del Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni materiali e immateriali di Roma Capitale, adottato con Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n.102 del maggio 2023.
In questo contesto il Dipartimento Tutela Ambientale, dopo la pubblicazione di specifico Avviso pubblico approvato con atto dirigenziale del 22 novembre 2024, ha ricevuto le proposte progettuali finalizzate alla sottoscrizione di un patto di collaborazione per la cura, gestione condivisa e valorizzazione sociale dell’immobile di proprietà di Roma Capitale denominato “Casale Gomenizza” situato in Via Gomenizza, 81.
A breve verranno convocati i soggetti proponenti, allo scopo di formulare una proposta di progetto di gestione condivisa, sulla base della quale sarà sottoscritto il patto di collaborazione con tutti gli organismi che avranno aderito alla proposta definitiva di progetto di condivisione.
“Dopo i patti di collaborazione già formalizzati per il Casale dei Cedrati, la Caffarella e Parco della Cellulosa – dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti – continua l’impegno di questa Amministrazione per riqualificare il nostro patrimonio verde e garantire la gestione futura, restituendo alla libera fruizione dei cittadini un certo numero di immobili, situati all’interno dei nostri Parchi e delle Ville Storiche, non più in uso e spesso in stato di degrado.
Beni comuni che rappresentano un valore inestimabile per la comunità cittadina, veri strumenti di democrazia partecipata che devono tornare ad avere una funzione pubblica. I Patti di collaborazione rappresentano uno degli strumenti migliori che abbiamo a disposizione per garantire questo risultato, perché garantiscono il pieno coinvolgimento delle reti dell’associazionismo civico e delle comunità locali in senso più ampio”.
Nel patto di collaborazione saranno definite e disciplinate, ai sensi del regolamento, le modalità di condivisione, integrazione, collaborazione, cura, valorizzazione e gestione condivisa dell’immobile tra l’Amministrazione e i diversi Proponenti, nonché il ruolo, i reciproci impegni e le responsabilità dei soggetti coinvolti.
Sarà inoltre prevista l’attivazione di un tavolo di confronto, co-progettazione, condivisione e aggiornamento, da convocarsi annualmente o comunque ogni volta che una delle parti ne faccia espressa richiesta.
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