Casal Borsetti celebra i 50 anni del Poligono militare di Foce Reno: inaugurata una mostra fotografica
Si è tenuta oggi a Casal Borsetti la cerimonia per ricordare il 50esimo anniversario del Poligono militare di Foce Reno, alla presenza di numerose autorità civili, militari, religiose e di tanti ex militari che hanno prestato servizio nella storica struttura. A portare i saluti della città è stato il vicesindaco Eugenio Fusignani. Nel suo intervento ha sottolineato come, “in un’area delicata come la nostra, segnata da straordinari valori naturalistici e paesaggistici, la convivenza tra attività militari e comunità locali sia stata possibile grazie a una cultura del dialogo e del reciproco riconoscimento dei ruoli”.
Valori che fanno parte dell’identità stessa di Ravenna. “Dopo la chiusura della Caserma “Dante Alighieri”, il Poligono di Foce Reno rappresenta oggi l’unico presidio dell’Esercito nel territorio comunale. Situato nel cuore del Parco del Delta del Po, testimonia da sempre la possibilità di un equilibrio tra esigenze di sicurezza e rispetto per l’ambiente”, ha aggiunto Fusignani.
La giornata ha visto la partecipazione di figure di riferimento nella storia del Poligono, come il colonnello Mauro Melotti, già comandante della struttura, insieme ai colonnelli Renato Tampieri e Roberto Gennarelli, che con il loro lungo servizio hanno contribuito a costruire e mantenere un forte legame con il territorio. Particolarmente toccante il momento della deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti, “in memoria di quanti hanno servito il Paese con onore e dedizione, contribuendo a consegnarci una Repubblica libera e in pace da oltre ottant’anni”.
La cerimonia si è conclusa con l’inaugurazione di una mostra fotografica dedicata alla storia del Poligono, attraverso immagini e testimonianze che ripercorrono mezzo secolo di attività, vita quotidiana e relazioni con la comunità. Erano presenti anche don Raffaele, parroco di Casal Borsetti, e Romano Castellucci, in rappresentanza della comunità locale, a conferma della relazione profonda che unisce la struttura militare al tessuto sociale del territorio. “Oggi rendiamo omaggio a questa storia, ma lo facciamo guardando anche al futuro, con la consapevolezza che la sicurezza, la legalità e la difesa dei diritti collettivi passano sempre dalla collaborazione tra istituzioni civili e militari”, ha concluso il vicesindaco.
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