Carriere alias, Adisu dice no: «Non lo riteniamo opportuno»
Arriva due giorni dopo l’Umbria Pride la denuncia delle rappresentanze studentesche di Udu contro l’Agenzia per il diritto allo studio che si è rifiutata di esporre la bandiera arcobaleno, come invece hanno fatto l’Università di Perugia e la Stranieri, e di istituire le carriere alias per coloro che non si riconoscono nel genere assegnato alla nascita. Le carriere alias esistono da anni in Unipg e da una settimana sono state approvate anche in Unistra.
La denuncia «Peccato che Adisu Umbria – scrive Udu in una nota stampa – abbia deciso di rimanere l’unico luogo del diritto allo studio incapace di garantire pari diritti e tutelare quella parte di comunità studentesca che su base giornaliera, andando a mensa o abitando in collegio si ritrova a subire potenziali discriminazioni, dolorosi outing e grandi disagi». La motivazione per il dinego, spiega Nicoletta Schembari, garante degli studenti Adisu Umbria, sarebbe dovuta a «un non voler prendere una posizione politica e finendo così per prendere la decisione più netta e divisiva di tutte, invisibilizzando i diritti e le necessità di una parte della comunità studentesca che su base quotidiana utilizza i servizi del diritto allo studio. Non possiamo ignorare le dichiarazioni e le scelte dell’Amministratore unico. Non siamo disposti a transigere su quello che è un vero e proprio diritto per la comunità Lgbtqia+ Continueremo a dar voce alle esigenze degli studenti e delle studentesse che rappresentiamo, fino a che ogni diritto sarà garantito a tutte e tutti».
La risposta Interpellata, Adisu nella figura dell’Amministratore unico Fabio Santini, ha replicato: «Il valore dell’accoglienza e della non-discriminazione è da sempre nel dna di Adisu Umbria. Credo che nessuno dei nostri studenti possa affermare il contrario, né del resto abbiamo mai ricevuto segnalazioni al riguardo. La garanzia di pari diritti si esercita con atteggiamenti e modi d’essere concreti, non con le bandiere. Per quanto concerne la carriera alias, riteniamo che non sia opportuno avallare formalmente una identità diversa da quella attestata dal documento di riconoscimento personale. Adisu Umbria ha da sempre manifestato una particolare sensibilità nel far fronte alle specifiche esigenze dei singoli studenti. Esprimo, comunque, un apprezzamento per l’impegno sociale dei giovani e sono sempre disponibile per un dialogo costruttivo e rispettoso delle diverse posizioni».
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