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Carrie Bradshaw che i tacchi alti non li toglie proprio mai. Ma esiste davvero qualcuno che li indossa anche in casa?

Accettiamo infine che, arrivata nella Virginia rurale con quell’unico inappropriato paio di scarpe, giocoforza continui a indossarlo, inerpicandosi su scale, affondando i tacchi nel prato e infine guidando un quad per raggiungere la boutique di paese dove acquista sì altri vestiti, ma non altre scarpe. Così nei giorni successivi trascorsi a casa di Aidan, Carrie si rassegna a indossare abiti in stile La casa nella prateria e ai piedi… niente. Perché qual è l’unica alternativa possibile ai tacchi? Nessuna.

Arriviamo ora all’ultima puntata finora trasmessa, la numero 5, rilasciata venerdì 27 giugno. L’episodio si apre con l’arrivo di un inaspettato vicino di casa e prosegue con una lunga scena – circa 45 secondi – in cui i tacchi di Carrie ticchettano avanti e indietro sul parquet dell’appartamento di Gramercy Park, sulle note di These Boots are Made for Walking. Alle immagini di stivali tempestati di cristalli, stivaletti in vernice, sandali e décolleté gioiello, si alternano le riprese dello squallido basement dove il misterioso vicino alloggia: è giorno, ma lo vediamo girarsi e rigirarsi nel letto evidentemente infastidito dal rumore.

Scopriamo poi che il burbero ma affascinante vicino è uno scrittore inglese, noto autore di biografie, che trascorre a New York sei mesi l’anno lavorando di notte e tentando di riposare di giorno. Duncan, così si chiama, come comprensibile bussa più volte alla porta di Carrie per pregarla di non tacchettare sulla sua testa. Per lei è un categorico no. Ordinerà dei tappeti per attutire il rumore, promette, ma senza tacchi in casa mai e poi mai.

È qui che la nostra sospensione dell’incredulità finalmente inizia a vacillare. Abbiamo accettato che per decenni la nostra eroina spendesse in scarpe più di quanto guadagnava e che indossasse tacchi in ogni occasione anche le meno appropriate (non solo in campagna, ma persino in un souk negli Emirati Arabi). Ma non possiamo credere che Carrie non scenda dai tacchi nemmeno quando è in casa, e da sola.

Tralasciamo la maleducazione e il disinteresse per le regole base della convivenza civile (neppure le amiche riescono a darle ragione quando, durante il solito pranzo, Carrie si lamenta dell’inaccettabile richiesta del vicino), ma quale donna – anche senza vicini – come prima cosa una volta varcata la soglia di casa non abbandona le scarpe alte con sollievo?

Come finisce la vicenda? Un paio di pantofole regalate e una cena con il vicino dopo, Carrie diventerà più indulgente, ma attenzione: per il bene di lui e del suo lavoro, non per quello della propria colonna vertebrale. E quale, di nuovo, si presenterà come l’unica possibile alternativa ai tacchi? I piedi scalzi, naturalmente.


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