Carolina Crescentini e Francesco Motta sul red carpet della Festa del Cinema di Roma: «Insieme dal 2017, ci siamo riconosciuti e non ci siamo lasciati più»
Tra le coppie più apprezzate sul red carpet della Festa del Cinema di Roma c’erano anche Carolina Crescentini e Francesco Motta, arrrivati insieme per la première dei primi episodi di Mrs Playmen, la nuova serie televisiva targata Netflix con protagonista l’attrice, ispirata alla storia vera di Adelina Tattilo, editrice della più nota rivista erotica italiana, Playmen.
Sono legati sentimentalmente dal 2017. Ha detto Carolina Crescentini in una puntata di Verissimo che per lei è stato «qualcosa di simile a un colpo di colpo di fulmine»: «Uscivo da una radio e lui stava entrando e ci siamo guardati. Ho pensato: “Questo chi è?”. La stessa cosa ha fatto lui. Poi ha iniziato a scrivermi, però io sono diffidente, gli rispondevo ma prima di accettare di uscire con lui è passato un anno». In quel momento Carolina Crescentini stava chiudendo una relazione «bella ma impossibile con una persona che stava dall’altra parte del mondo. Volevo portargli rispetto. Venivo in passato da una lunga storia che mi aveva fatto soffrire. Ero curiosa però pensavo: “Oddio, un cantante” e invece è una bravissima persona».
Per il primo incontro, fu Crescentini a scegliere il posto: al Gianicolo, a Roma, per lei un luogo di riferimento nella sua vita. Ha detto al Corriere della Sera: «Lo portai lì al nostro primo incontro. Non mi fidavo, volevo andare nel mio territorio: se fosse andato male, all’aperto mi sarei sentita libera di tornarmene a casa». Lui è «molto poetico», le ha dedicato diverse canzoni, condividono gli «stessi riferimenti culturali» ma a renderli simili sono anche le famiglie di provenienza: «La sua è in qualche modo simile alla mia. Abbiamo gli stessi valori. Credo che siamo due persone “per bene”. Ci siamo riconosciuti e non ci siamo più lasciati».
All’inizio della relazione, Crescentini un po’ scherzava sulla differenza d’età (Motta ha 6 anni di meno): «Gli dicevo che nel mio luogo di riferimento andavo col walkman, gli spiegavo cos’era. E lui: “Guarda che lo avevo anche io”».
Le ha chiesto un sacco di volte di sposarlo, ma lei non pensava che fosse serio, finché un giorno è arrivata la richiesta ufficiale: «Il rocker, con la sua giacca di pelle, i capelli lunghi, si è inginocchiato. Io non capivo cosa stesse accadendo. È stato bellisismo». Per Crescentini il matrimonio non è stato mai un obiettivo: «Non ho mai creduto di avere necessità di far parte di un matrimonio. Invece quel giorno ho pianto. Una proposta di matrimonio è un grandissimo regalo. L’anno dopo eravamo a New York, dove andiamo spesso. Parlavamo con degli amici che ci spiegavano che lì il matrimonio è molto veloce: “Vai alla City Hall, ti danno i documenti e il giorno dopo ti puoi sposare”. La mattina successiva Francesco si alza e mi fa: “Allora, andiamo?”». Così alla City Hall hanno ricevuto l’appuntamento per l’indomani: «La sera avevamo un concerto, siamo andati a caccia di due fedi. Le troviamo in un negozietto a Manhattan. Poi, come sposa, dovevo indossare qualcosa di bianco e di blu: ho trovato una maglietta degli Aerosmith. La mattina prima di andare ho chiamato mio padre al telefono: “Papà noi ci stiamo per sposare”. Mi ha risposto: “Va bene, a mamma lo dici tu eh?”». Era il 16 ottobre 2018.
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