Economia

Caro bollette per un italiano su tre


Nuovi rincari in vista per le bollette di luce e gas nel 2025. L’Autorità per l’energia (Arera), infatti, ha annunciato un aumento del 18,2% del costo della luce rispetto al quarto trimestre 2024 e anche quello del gas potrebbe lievitare ulteriormente dopo il rialzo del 2,5% tra novembre e dicembre 2024. A subire i contraccolpi di questi rincari, oltre ai clienti finali del mercato libero che hanno stipulato un contratto a prezzo variabile, sarà anche chi è rimasto nel regime tutelato: cioè, cittadini fragili come gli anziani con più di 75 anni, soggetti disabili e coloro che si trovano in condizioni economiche svantaggiose. Parliamo di 3,4 milioni di persone per la luce e quasi 2,4 milioni per il gas, secondo i dati di Arera.

Il problema è che questa nuova ondata di rincari, secondo Accenture, multinazionale della consulenza, rischia di aggravare un contesto sociale già oggi difficile. Come confermano i dati contenuti nella ricerca “The energy provider’s guide to net zero: managing consumer affordability and an affordable energy system”, condotta da Accenture a dicembre in 18 paesi, incluso il nostro (il campione italiano è stato di 800 persone intervistate in 20 regione. Il 50% di essi abita in aree urbane e il 50% è “a basso reddito”).

“Dai dati emerge che negli ultimi 12 mesi, un italiano su tre (30%) ha avuto difficoltà a pagare le bollette energetiche, dato paragonabile a Francia e Germania ma superiore a Spagna, Paesi Bassi e Portogallo (a livello globale è 37%)”, premette Fausto Torri, responsabile dell’area energy, utility, chimica e risorse naturali di Accenture per Italia, Europa Centrale e Grecia. “Si tratta di una quota importante che potrebbe crescere nel 2025 in seguito al probabile aumento del costo dell’energia. Costo che nel nostro Paese, come noto, è vincolato al prezzo del gas. Questi maggiori oneri si aggiungono a quelli cosiddetti ‘strutturali’ che gli utenti finali devono sostenere per finanziare la transizione energetica. Solo in Italia, la stima è di circa 1000 miliardi di euro al 2050”, aggiunge Torri.

Per Accenture, esistono le contromisure per arginare il crescente aumento dei costi dell’energia. “La ricetta non è semplice, ma esiste: innanzitutto, si potrebbe ottenere un prezzo finale in bolletta più contenuto riducendo i costi lungo la catena del valore (produzione, distribuzione, trasmissione e mercato)”, spiega Torri. In che modo? “Sfruttando le enormi potenzialità dell’intelligenza artificiale (IA) per riformulare i processi produttivi e distributivi: noi stimiamo che circa il 30% delle attività umane, quelle più ripetitive, potrebbe essere sostituita dall’IA spostando queste persone in altri ambiti per essere valorizzate e aumentare la produttività. Prendiamo il caso dei front office, spesso considerati centri di costo quando dovrebbero essere visti come centri di profitto, visto che grazie all’IA si possono filtrare e risolvere le richieste e le domande più frequenti dei clienti in modo che il personale possa concentrarsi solo sulle richieste dei clienti di alto valore. Però, l’aumento di produttività deve essere sempre abbinato a una maggiore soddisfazione dell’utente finale”, risponde Torri.

Tuttavia, la ricerca di Accenture segnala che ad oggi il rapporto tra consumatore e fornitore deve migliorare: solo circa un terzo dei clienti è soddisfatto dalla capacità del proprio fornitore di energia di fargli “risparmiare sulla bolletta”.

Non solo: i siti online sono il luogo preferito dal consumatore italiano per avere informazioni (44%) o acquistare (35%) prodotti e servizi legati all’energia. “Gli italiani sono molto legati al livello di soddisfazione della qualità del servizio e tendono a spostare le proprie scelte d’acquisto verso provider che hanno un livello di engagement del servizio clienti migliore. Non a caso, stiamo notando un ritorno al negozio fisico, oggi considerato un vero driver che motiva le scelte dei clienti ed è (nuovamente) utilizzato con successo da molti fornitori di energia domestica per avere un contatto diretto con i consumatori”.


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