Liguria

Carlo Felice, si accende lo scontro: ex sovrintendente querela i consiglieri del Partito Democratico


Genova. Lo scontro sulla gestione del teatro Carlo Felice si incendio con un’iniziativa legale che coinvolge politica e sindacato. L’ex sovrintendente della fondazione lirico-sinfonica genovese, Claudio Orazi, infatti, ha depositato il 31 luglio una querela per diffamazione contro i consiglieri del Partito Democratico Federico Romeo e Donatella Alfonso, oltre che contro la segreteria regionale del sindacato Snater Liguria. L’atto legale nasce da “gravi affermazioni” relative alla gestione di Orazi, in particolare per l’acquisto di un capannone per le scenografie ed era stato in parte anticipato lo scorso 16 luglio.

Al centro della querelle c’è l’acquisto di un immobile, destinato allo stoccaggio delle scenografie, per un importo di oltre 929 mila euro. Una cifra che, secondo quanto emerso da interrogazioni presentate in Regione e in Comune, supererebbe gli 870 mila euro inizialmente comunicati e che, con lavori di ristrutturazione aggiuntivi, potrebbe raggiungere un costo complessivo di 1,4 milioni di euro. I consiglieri del Pd, nelle scorse settimane, durante i lavori consigliari dei rispettivi enti, avevano eccepito che l’operazione fosse stata avviata senza una valutazione preventiva del risparmio effettivo sui costi di trasporto.

La querela ha scatenato la decisa reazione del Partito Democratico che ha espresso “piena solidarietà” a Federico Romeo e Donatella Alfonso. Il segretario del PD di Genova, Simone D’Angelo, ha definito l’atto di Orazi un “tentativo di intimidazione” e ha ribadito che chiedere conto della gestione delle risorse pubbliche non può essere considerato diffamazione, ma un “doveroso esercizio democratico”.

Anche il segretario del PD Liguria, Davide Natale, e il capogruppo in Regione, Armando Sanna, hanno espresso il loro sostegno, sottolineando che l’attività dei consiglieri è un “baluardo da difendere”. Hanno assicurato che il Partito Democratico non si farà intimidire e continuerà a vigilare e a fare domande su tutte le questioni che “sollevano dubbi sull’uso delle risorse pubbliche”.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »