Carlo Acutis, il santo millennial: canonizzazione a San Pietro, domani è il grande giorno
Vigilia di festa per la Chiesa e per l’Umbria, che domani vivrà un momento storico: la canonizzazione di Carlo Acutis, il primo santo millennial. Alle 10, in piazza San Pietro, Papa Leone XIV proclamerà santo il quindicenne morto a Monza nel 2006 per una leucemia fulminante, insieme al beato Pier Giorgio Frassati. Un evento che richiama migliaia di fedeli da ogni parte del mondo ma che vede in Assisi, città che Carlo aveva scelto come «luogo del cuore», il suo centro spirituale.
L’attesa in Umbria: 800 sul treno dei pellegrini Sono circa 800 i pellegrini umbri che domani raggiungeranno la Capitale a bordo di un treno speciale organizzato dalle Diocesi. A bordo volontari, sacerdoti e religiosi, guidati dal rettore del Santuario della Spogliazione padre Marco Gaballo, che animeranno il viaggio distribuendo zaini, foulard e cappellini. Insieme a loro famiglie, giovani e gruppi parrocchiali pronti a portare la voce dell’Umbria in piazza San Pietro, dove sarà esposta la reliquia del cuore del giovane, solitamente custodita nella cattedrale di San Rufino. Un’altra reliquia sarà donata al Pontefice.
Maxischermi ad Assisi per seguire la celebrazione Ad Assisi, intanto, è stato predisposto un imponente sistema per permettere a migliaia di persone di partecipare spiritualmente alla canonizzazione. Tre maxischermi saranno collocati nell’area del Vescovado e all’interno del Santuario della Spogliazione. Già dalle 9 di domenica una messa introdurrà i pellegrini, che potranno poi seguire in diretta su Rai1 e sugli schermi la liturgia da Roma. Un grande arazzo con il volto sorridente del giovane santo sarà esposto sulla facciata della chiesa di Santa Maria Maggiore.
Il messaggio del vescovo Sorrentino «Cari fedeli, e amatissimi giovani fatevi condurre da Carlo, seguite il suo esempio, state nel solco della sua vita, camminate nel suo percorso, perché è quello giusto che porta a Gesù, e quindi all’amore e alla gioia» ha detto il vescovo Domenico Sorrentino, che lunedì 8 settembre celebrerà la messa di ringraziamento ad Assisi, alla presenza dei genitori di Carlo e di Valeria, la giovane costaricana guarita miracolosamente per sua intercessione. «Abbiamo bisogno di esempi positivi – ha aggiunto – non di mode effimere o di immagini violente. Carlo insegna a vivere normalmente mettendo Gesù al centro; anche voi genitori aiutate i vostri figli a scoprire la sua santità».
Il ragazzo che univa tecnologia e fede Nato nel 1991 e morto a soli 15 anni, Carlo aveva una profonda passione per l’informatica e creò da autodidatta una mostra digitale sui miracoli eucaristici, diffusa in migliaia di parrocchie. Accanto ai videogiochi e al web, sapeva imporre a sé stesso regole severe, scegliendo di donare tempo e risorse ai poveri. La madre, Antonia Salzano, ricorda che «lui fa la sua missione dal Cielo, io sono il suo megafono da Terra». Domani sarà dunque festa grande ad Assisi e a Roma. La città di San Francesco, che custodisce il corpo del nuovo santo millennial, si prepara ad accogliere migliaia di fedeli. Carlo, l’«apostolo dell’Eucaristia» che parlava ai giovani con il linguaggio del web, diventa ufficialmente santo della Chiesa universale.
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