Sardegna

Carcere di Uta, detenuto manda ko tre agenti: “Clima allarmante” | Città Metropolitana

Ennesimo episodio di violenza nel carcere di Uta dove un detenuto, arcinoto ormai per i suo atteggiamenti violenti, ha per l’ennesima volta distrutto gli arredi della propria camera detentiva ed ha aggredito gli Agenti in servizio i quali, per cercare di contenere la furia aggressiva, hanno riportato fratture in varie parti del corpo e tumefazioni al volto!

Questo episodio si è unito al mancato rientro di un altro detenuto in un altra sezione detentiva il quale ha inizialmente minacciato chiunque si fosse avvicinato per poi passare alle vie di fatto aggredendo gli Agenti che a fatica sono riusciti ad immobilizzarlo per accompagnarlo nella propria camera detentiva. La situazione è diventata ormai insostenibile ed i vertici dell’Amministrazione dovrebbero prendersi le proprie responsabilità per riportare l’Istituto sotto controllo!

A renderlo noto il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele Cireddu: ”A Uta ormai siamo davanti ad uno stillicidio di aggressioni e violenza! E’ ormai tangibile un clima di estrema tensione e la cosa più allarmante è determinata dal fatto che l’Amministrazione, nonostante alcuni detenuti viste le dinamiche sembra siano i promotori di questi disordini, non sembra prendere provvedimenti. Dalle notizie ufficiose in nostro possesso sembra che la Direzione di Uta abbia chiesto l’immediato trasferimento di alcuni detenuti per seri e comprovati motivi legati alla sicurezza dell’Istituto ed i vertici del Dipartimento ed il Provveditore sembra non abbiano recepito tali campanelli d’allarme e probabilmente non hanno ben compreso che siamo davanti ad una vera emergenza e non si possono attendere le calende greche”

Abbiamo inviato una nota-denuncia ai vertici dell’Amministrazione, al Prefetto di Cagliari ed al Procuratore generale della Repubblica Patronaggio per la grave situazione che si sta vivendo in Istituto, soprattutto perché continuando con questo trend di aggressioni, presto l’organico di Polizia Penitenziaria a disposizione, viste le prognosi recenti, sarà decimato e sarà impossibile garantire la sicurezza dell’Istituto! Lo ribadiamo da tempo: la situazione che si è creata all’interno dell’Istituto è gravissima e deve suscitare l’immediato intervento del provveditore che non può ignorare le richieste di trasferimento, almeno dei detenuti promotori ed autori dei disordini e delle aggressioni, perché l’impunità sta determinando l’emulazione degli altri detenuti negli atteggiamenti di violenza e la situazione sta peggiorando irreversibilmente!”

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