Carcere di Marassi, detenuto recidivo aggredisce agente. La Uilpa chiede di cambiare i vertici dell’istituto

Genova. Nuova aggressione a un agente del carcere di Marassi, lo denuncia la Uilpa Polizia Penitenziaria: ieri, intorno alle 11,30 un detenuto di origini nigeriane classe 1985, giudicabile per associazione mafiosa finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, con circostanze aggravanti, ha preso a pugni l’agente del piano al reparto alta sicurezza. L’agente, immediatamente soccorso, è stato trasportato al pronto soccorso.
“È successo ancora − dichiara Fabio Pagani, segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria − grave che lo stesso detenuto prima di essere isolato precauzionalmente ha dovuto compiere tre aggressioni a tre agenti nel reparto alta sicurezza. Non è possibile un ritardo del genere, occorre immediatamente allocare i detenuti violenti nelle sezioni stringenti senza alcuna esitazione, attendere tre aggressioni prima di intervenire. Oltre a essere pericoloso, sfinisce e umilia il corpo di polizia penitenziaria”.
Secondo il sindacalista serve subito deflazionare la densità detentiva, “far cessare il caporalato di Stato che si realizza con il trattenimento in servizio di poliziotti penitenziari anche per 12 ore continuative, rimpinguando compiutamente organici mancanti di 18mila agenti ed evitando che le pochissime assunzioni aggiuntive, 133 negli ultimi due anni e mezzo a fronte di oltre 6mila detenuti in più . Occorre che il Dap valuti se a Marassi, dopo la rivolta del 4 giugno non sia arrivata l’ora di un cambiamento dei vertici dell’Istituto”.
(foto d’archivio)




