Abruzzo

Carbone cita la Corte dei Conti e attacca l’amministrazione


«La Corte dei Conti è stata molto chiara: i conti del Comune non soffrono per mancanza di cassa, ma per gravi carenze organizzative». A dirlo è Alessandro Carbone, fondatore di Spazio liberale per Chieti, che riprende con durezza le parole contenute nel rapporto della magistratura contabile.

Il documento, sottolinea Carbone, rappresenta un campanello d’allarme: «Non è un problema di fondi, ma di come quei fondi vengono – o non vengono – utilizzati. Questo chiama in causa le responsabilità politiche e amministrative di chi governa oggi e di chi ha governato in passato la città».

Per la Corte dei Conti, la difficoltà non è nella liquidità di cassa, che c’è, ma nella gestione: «L’amministrazione – si legge nell’analisi – è incapace di garantire un uso efficace delle risorse, a causa di disfunzioni strutturali, programmazione inadeguata e gravi lacune nei sistemi di controllo interno».

A preoccupare è anche il regolamento di contabilità, «fermo al 1996 e mai aggiornato, nonostante la modifica dovesse partire da una proposta della giunta comunale».

Carbone rincara la dose: «L’attuale amministrazione non può più nascondersi dietro scuse o alibi. La Corte dei Conti ha certificato quello che i cittadini vivono ogni giorno: un Comune che fatica a funzionare non per mancanza di risorse, ma per incapacità gestionale e disorganizzazione».

E chiude con un affondo politico: «Chieti ha bisogno di buon governo, efficienza e rispetto delle regole. Non può più permettersi improvvisazione e inadeguatezza. Chi ha amministrato negli ultimi anni – da destra a sinistra – deve finalmente assumersi le proprie responsabilità».


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