Caos sulla linea Benevento-Caserta-Roma: c’è l’interrogazione parlamentare
“La situazione dei trasporti ferroviari sulla tratta Benevento-Caserta-Roma è diventata insostenibile. Il Governo deve intervenire immediatamente per tutelare i diritti di centinaia di lavoratori e studenti costretti a vivere un calvario ogni giorno per raggiungere la Capitale”. A lanciare l’allarme è Agostino Santillo, parlamentare del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Ambiente alla Camera, che in una nota denuncia il collasso del servizio ferroviario tra Campania e Lazio.
Santillo ha raccolto le segnalazioni dell’Associazione Pendolari Sannio-Terra di Lavoro e ha deciso di portare la questione direttamente all’attenzione del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, presentando un’interrogazione parlamentare urgente. Il focus della denuncia è in particolare sul Frecciargento 8300, treno utilizzato da centinaia di pendolari per arrivare a Roma nelle prime ore del mattino.
“Il recente spostamento dell’orario di partenza del treno 8300 alle 5:55 da Benevento – spiega Santillo – ha reso impossibile arrivare in ufficio entro le 7:30. È una beffa inaccettabile per chi si alza alle 4 del mattino per andare a lavorare. E a peggiorare la situazione ci sono i continui ritardi, spesso superiori a un’ora, dovuti a infrastrutture fatiscenti e materiale rotabile obsoleto. I pendolari sono costretti ogni giorno a trasbordi forzati, deviazioni su linee lente e cancellazioni improvvise. Questo non è un servizio pubblico, è un incubo quotidiano”.
Il quadro si aggrava ulteriormente con la soppressione definitiva del Frecciargento 8300 prevista per il 29 settembre. Una decisione che, secondo il parlamentare, abbandona definitivamente il Sannio e Terra di Lavoro. “Non è previsto nessun treno Freccia da e verso Roma tra il 15 e il 27 settembre – denuncia – e tra l’11 e il 31 agosto verranno soppressi anche i Freccia 9620 e 9647. Dopo le 18 non ci sarà più nulla”.
Santillo punta il dito anche contro i lavori per la linea AV Napoli-Bari, che “avrebbero dovuto migliorare i collegamenti e invece stanno peggiorando la vita dei pendolari”. Il parlamentare critica l’assenza di assistenza, i rimborsi complicati e il mancato monitoraggio delle infrastrutture da parte di RFI.
“Le promesse sono state disattese – aggiunge – e intanto il Sud viene sistematicamente penalizzato. Salvini si occupa di tutto tranne che di trasporti, mentre migliaia di cittadini del Mezzogiorno vengono lasciati senza alternative”. Da qui l’interrogazione parlamentare per chiedere risposte concrete e immediate, con due richieste precise: sapere quali misure urgenti intenda adottare il Ministero per risolvere questa emergenza e quali soluzioni alternative saranno garantite ai pendolari dopo il 29 settembre.
Il deputato conclude senza mezzi termini: “Non accetteremo risposte vaghe o rinvii. Il tempo è finito, i cittadini del Sannio e di Terra di Lavoro meritano di viaggiare dignitosamente e in sicurezza, come ogni altro cittadino italiano. Non possono continuare ad essere trattati come pendolari di serie B”.
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