Puglia

Caos mense Bari, respinta domanda cautelare Ladisa primo lotto

Arriva l’ordinanza del Tar sulle mense scolastiche del primo lotto: respinta la domanda cautelare presentata da Ladisa, i giudici amministrativi al momento non ritengono che l’azienda possa subire un danno (se non economico) dall’affidamento del servizio alla concorrente Vivenda, e spiegano che il cambio di appalto può essere effettuato senza danni all’interesse pubblico, in attesa di discutere del ricorso nel merito il prossimo 17 dicembre. Non c’è urgenza, dunque, di bloccare la gestione della mensa da parte di Vivenda, aggiudicatrice dell’appalto quadriennale sul primo lotto – questa la sostanza – e i giudici affronteranno nello specifico le questioni poste da Ladisa a dicembre.

L’ordinanza era attesa dopo la discussione in udienza collegiale ieri del Tar sul primo lotto, che comprende 1500 alunni nei quartieri Santo Spirito, Palese, San Paolo, Marconi, San Girolamo, Fesca, Libertà, San Nicola e Murat. Nelle scuole di metà città la mensa è partita lo scorso 7 ottobre, affidata a Ladisa dal Comune con provvedimento ad hoc fino al 18 ottobre, perché il Tar aveva accolto la richiesta di sospensiva cautelare urgente da parte di Ladisa. Per i giudici riunitisi ieri, però, non sussiste un “pregiudizio grave e irreparabile durante il tempo necessario a giungere alla decisione sul ricorso”, visto anche che le misure cautelari vanno adottate solo “in caso di estrema gravità ed urgenza”. Il danno eventualmente procurato a Ladisa dall’erroneo affidamento della maxi gara quadriennale (vinta da Vivenda), spiegano i giudici, può comunque sempre ottenere un ristoro patrimoniale. “Considerato, infine, che la decisione di affidare il servizio alla ricorrente Ladisa fino al 18 ottobre 2024 garantisce la tempistica necessaria ad assicurare la continuità del servizio”, si legge nell’ordinanza, viene respinta l’istanza cautelare di Ladisa ed è fissata la pubblica udienza il 17 dicembre 2024 per la trattazione del merito della controversia.

Il Comune di Bari farà sapere in giornata come intende regolarsi. L’affidamento diretto del servizio a Ladisa sul primo lotto scade venerdì prossimo e tutto lascia immaginare che Vivenda chiederà di subentrare. Il ricorso sul secondo lotto, invece, sarà discusso il prossimo 5 novembre dal Tar in udienza collegiale: a seguire Vivenda (che ha già cominciato a erogare i pasti per 3500 bambini dell’altra metà città col placet del Tar) ci sono gli avvocati Benedetto, Perrone, Notarnicola, Cintioli e Lo Pinto. Pendono anche ulteriori udienze al Consiglio di Stato sul primo stop alla gara per conflitto di interessi, in calendario a novembre.




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