Candidato sindaco, ultimatum di Team K e M5S: «Senza Faustini noi non ci stiamo» – Bolzano
BOLZANO. «Senza Alberto Faustini, noi non ci stiamo». È questa, in estrema sintesi, la decisione del direttivo del TeamK e la riflessione del Movimento 5 Stelle arrivata ieri sera, a un mese esatto alla scadenza del deposito delle liste, e nell’orario preciso della riunione dell’esecutivo dem. TeamK e M5S non accettano la firma in bianco sulle regole d’ingaggio e sulla pesatura delle singole forze nella scelta del candidato sindaco. Incoraggiano la scelta politica. Il coordinatore della coalizione Carlo Bettio, segretario del Partito democratico, è deluso ma non cede agli aut aut. Conferma la riunione dei segretari, questa sera. Si firmeranno le regole d’ingaggio con la pesatura? «Sì», risponde laconico. E comincia a farsi strada un pensiero: che Juri Andriollo possa essere il candidato sindaco in pectore di una coalizione meno ampia di quel che ci si augurava.
Perciò c’è grande attesa per la decisione dei Verdi. Hanno fatto un passaggio interno ieri, si confronteranno di nuovo oggi prima della riunione di coalizione. «L’obiettivo è mantenere l’unità della coalizione», ribadisce Chiara Rabini, la quale a sua volta è nella quaterna delle possibili candidature. Il quarto è Renato Sette, di Restart. Anche Sette invoca l’unità. «Solo uniti – spiega – possiamo contrastare l’avanzata della destra: perdere un solo pezzo significa perdere l’abbrivio della città».
A questo punto, anche Restart (rappresentata nella coalizione da Michele Stramandinoli) farà un passaggio interno. «La votazione – spiega Sette – è funzionale quando c’è la consapevolezza che nessuno esca dalla partita. Vale per il TeamK come per noi». Prima Paul Köllensperger e Matthias Cologna del TeamK, poi anche Diego Nicolini del M5S: tutti assicurano che non c’è conflittualità. Ieri sera direttivo e gruppo cittadino del TeamK hanno rimarcato «la volontà di costruire una coalizione più ampia possibile per ottenere il miglior risultato già al primo turno e assicurare un governo progressista alla città di Bolzano, che riesca ad affrontare con capacità amministrativa le sfide importanti che la città ha soprattutto sul tema della casa, della mobilità e delle difficoltà sociali. Il TeamK ha perciò lavorato da mesi a una coalizione guidata da una figura che potesse parlare a una fetta di città più ampia possibile e che rappresenti anche una ventata di novità».In autonomia, il M5S ha raggiunto la stessa posizione. Nicolini riassume: «Tra l’affidarsi a un calcolo matematico, empirico poiché basato su regole opinabili, e l’affidarsi a una decisione politica, preferiamo la seconda. Il valore aggiunto di Faustini è indiscutibile».
La nota del M5S descrive l’ex direttore dell’Alto Adige come «persona non legata ad alcun partito e che rispecchia l’approccio progressista e le istanze di cambiamento e di impulso che la nostra città richiede». Il partito «rimane quindi con impegno nella coalizione nel caso in cui la scelta ricada su questo candidato civico». Il Pd si ritrova quasi isolato. Gli fa compagnia nel sostegno ad Andriollo la lista Caramaschi, e poi la Sinistra die Linke. Il segretario Luca Di Biasio auspica che «si trovi una soluzione condivisa e tutti restino, anche perché con persone come Thomas Brancaglion del TeamK noi condividiamo valori».
Quella del TeamK in particolare è una decisione strategica sul lungo periodo. Andare da soli sarebbe più remunerativo in termini elettorali, ma anche in caso di vittoria del centrosinistra il partito di Cologna e Brancaglion finirebbe di nuovo all’opposizione. D’altra parte, candidato in una coalizione con Verdi e TeamK, Faustini potrebbe soddisfare la «quota etnica» solitamente completata dalla Svp. Ieri aleggiava la sensazione che il Pd abbia in mano qualche dato che giustificherebbe le esitazioni. Bettio smentisce che siano già stati assegnati incarichi a Youtrend.E dall’area dem arriva una voce: «Non c’è piano B. Chi resta, firma le regole di ingaggio». Vale a dire l’attribuzione di una percentuale a ciascuna forza politica. Senza TeamK e M5S, il peso dei Verdi salirebbe al 20-25%. Comunque troppo poco perché l’esito della votazione sia la candidatura di Faustini. Ma gli elettori si spazientiscono. L’ex assessore Luigi Gallo: «Da cittadino, non è un bel vedere la coalizione di centrosinistra, incapace di avere un candidato sindaco e persa in tatticismi fra i partiti».