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Campobasso, approvato l’assestamento di bilancio con 3 voti dalla minoranza | isNews

Si tratta di De Iasio, Bozza e Tramontano; sette consiglieri si sono astenuti, contrari i tre di FdI che contestano: “Inciuci, accordi sottobanco e scambi di favore”


CAMPOBASSO. Questa mattina il Consiglio comunale ha approvato l’Assestamento generale di bilancio e la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’Esercizio 2025, ai sensi degli articoli 175, comma 8, e 193 del T.U.E.L. 267/2000. Il provvedimento è stato licenziato con 16 voti favorevoli: oltre ai consiglieri di centrosinistra, hanno espresso voto favorevole anche Vincenzo De Iasio (Cantiere civico), Pina Bozza (Popolari) e Alberto Tramontano (Lega). Erano presenti in aula 26 consiglieri: sette si sono astenuti e tre – Francesco Pilone, Mario Annuario e Stefania Di Claudio, di FdI – hanno votato contro. L’immediata eseguibilità del provvedimento è stata invece approvata da 21 consiglieri.

La seduta si è aperta con un momento commemorativo dedicato all’ex sindaco Gerardo Litterio, all’ex presidente del Consiglio comunale Roberto Barone – scomparsi a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro – e al caporal maggiore Alessandro Di Lisio, ucciso in Afghanistan il 14 luglio 2009.

La sindaca Marialuisa Forte ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione di un atto ritenuto particolarmente rilevante, contenente anche variazioni di bilancio necessarie a dare seguito a deliberazioni votate all’unanimità dalle Commissioni consiliari.

FDI CONTESTA IL PROVVEDIMENTO. “Gli interventi previsti non sono a nostro avviso sufficienti a garantire quel dovuto processo di sviluppo funzionale necessario alla città di Campobasso”. Così Pilone, Annuario e Di Claudio hanno commentato la loro decisione di voto contrario. “Pochi gli aumenti sulla manutenzione del verde: poco più di 100 mila euro l’anno non sono abbastanza per il capoluogo, tenuto conto che altre città, come Termoli ad esempio, hanno circa 700 mila euro anno sul capitolo analogo. Stesso discorso per la video sorveglianza con 200mila euro, insufficienti a garantire quella necessaria sicurezza urbana divenuta indispensabile soprattutto nel centro storico. Proprio in relazione al borgo cittadino scarso l’appostamento di 100 mila euro per l’arredo urbano oltretutto lasciando scoperto il finanziamento del regolamento comunale sull’abbattimento delle barriere architettoniche che proprio il Gruppo di FdI aveva chiesto di finanziare”.

Anche sulla manutenzione delle strade cittadine, per il gruppo FdI, “risultano insufficienti le poste finanziarie accantonate. Grida vendetta l’appostamento di ulteriori 250mila euro (50mila per una prescrizione dei vigili del fuoco e 200mila per la sistemazione esterna e dei parcheggi) sull’ex mattatoio ancora non completato, dopo che nel corso dell’anno il sindaco per quattro volte ha sfilato sul cantiere dichiarando il completamento dei lavori ed asserendo, in maniera falsa, che addirittura gli interventi strutturali erano stati completati in anticipo quando invece la consegna era prevista per marzo 2025. Dubbi sugli 11 milioni circa stanziati dal Ministero del Made in Italy sulla Città delle Tecnologie Emergenti dove ancora non è chiara la rendicontazione programmatica: quali i risultati portati a casa? Quali le iniziative concretizzatesi? Quali gli interventi di sviluppo realizzati? Tutte domande che ancora aspettano risposte!”

Così come, per Pilone, Annuario e Di Claudio, “unidirezionali risultano le scelte sulle politiche culturali, mentre la città ancora non ha un cartellone estivo, ed oseremmo dire discriminatorie le iniziative strutturali sull’edilizia scolastica che vanno a penalizzare alcuni istituti. Sulle politiche cimiteriali, mentre si utilizzano gli avanzi di amministrazione (nel previsionale era prevista l’accensione di un mutuo con la cassa depositi e prestiti) per l’ampliamento del cimitero, non si sa che fine ha fatto la delibera sulla tariffazione dei loculi in merito al project financing, tenuto conto che proprio il gruppo di FdI aveva chiesto un intervento a riguardo perché risulta ingiustificabile il costo di 4.000 euro per un loculo a Campobasso”.

In relazione al metodo adottato, ricordano poi, “il Gruppo di Fratelli d’Italia, in occasione del rendiconto 2024, ha visto bocciati strumentalmente tutti i suoi ordini del giorno, quindi con fierezza e con schiena dritta non ha partecipato a quello ‘scambio di favori’ che non sono nel DNA del Partito della Meloni. Di conseguenza, come per il consuntivo, rivendichiamo con orgoglio il nostro unico voto contrario ad un documento contabile espressione di una gestione fallimentare targata PD-5Stelle-AVS. Nell’attesa fiduciosa del pronunciamento del TAR, il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia, nel pieno rispetto del mandato ricevuto dai cittadini, è pronto a mandare a casa questo Centro-Sinistra inconcludente, senza ‘inciuci’, accordi sottobanco e scambi di favore”, chiosano i consiglieri di FdI.


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