Basilicata

Campania, sul terzo mandato De Luca tira dritto e attacca il governo

Napoli, 10 gen. (askanews) – Chi si aspettava un passo indietro
sul terzo mandato è rimasto deluso. Il presidente della regione
Campania Vincenzo De Luca, nella conferenza stampa indetta questa
mattina nella sede della Regione ha ribadito che sarà lui il
candidato alla presidenza nelle prossime regionali, nonostante la
decisione del governo, arrivata poche ore fa, di impugnare la
legge regionale recentemente approvata dal parlamentino campano.
Nell’aula De Sanctis, dove è stato organizzato l’incontro con i
giornalisti, campeggiano due cartelloni alle spalle del
governatore con due scritte: “Non abbiate paura degli elettori” e
“La legge (non) è uguale per tutti”.

De Luca mette subito le cose in chiaro: “La mia scelta è questa,
non cambia nulla. Andremo avanti con ancora più determinazione”e
che in merito al terzo mandato “non è cambiato nulla vado avanti,
non si è modificata di una virgola la mia posizione e non si
modificherà. Devono essere i cittadini a decidere della propria
vita”. Il presidente campano parla di una decisione ‘contra
personam’ da parte dell’esecutivo e annuncia che si difenderà
davanti alla Corte Costituzionale “abbiamo la sensazione che
avverrà come avvenuto per l’autonomia differenziata: sarà
smantellata”. Poi cita Papa Wojtyla: “mi è tornato alla mente
l’appello caloroso di Papa Wojtyla e che rivolgo al governo: non
abbiate paura. Non abbiate paura degli elettori, aprite il cuore
alla speranza e soprattutto date ai cittadini la possibilità di
decidere da chi essere governati. Si chiama democrazia”.

De Luca rilancia dicendo che la “legge non sembra uguale per
tutti visto che si pone il limite dei mandati solo per la nostra
regione mentre l’Esecutivo non ha avuto nulla da eccepire su
altre che hanno già approvato leggi identiche a quella campana.
In Veneto c’èáZaiaáche ha già finito il terzo mandato e nessuno
ha detto nulla”. Proprio il Veneto e la questione di un altro
eventuale altro mandato per il governatore Zaia sta creando
tensioni all’interno della maggioranza, poiché si aprirebbe di
fatto per l’esponente leghista la possibilità di una quarta
elezione a presidente del Veneto.

Poche ore fa Alberto Villanova, capogruppo della Lega in
Consiglio regionale del Veneto ha ricordato che “l’unica cosa da
fare a questo punto è aspettare che la Corte Costituzionale si
esprima sul ricorso del governo contro la legge regionale della
Campania, vista anche la posizione della presidente del Consiglio
Giorgia Meloni”.

E sulla possibilità che la Lega corra da sola alle prossime
elezioni in Veneto Villanova risponde: “Cerchiamo di lavorare per
tenere il centrodestra unito, ma a questo punto tutti gli scenari
sono aperti sia che si voti a ottobre o nella primavera del 2026.
Saremmo ovviamente molto felici se Zaia si potesse ricandidare,
ma se così non fosse abbiamo valide alternative. Nessuno vuole la
rottura con Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma se si arrivasse
al braccio di ferro, e spetterà ai segretari nazionali la
decisione finale, siamo pronti anche a correre da soli alle
prossime elezioni regionali in Veneto. Non ci manca certo una
classe dirigente: abbiamo giovani, abbiamo oltre 1.150
amministratori sul territorio, dirigenti in gamba per svolgere
questo ruolo, siamo pronti a tutto”.


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