Società

Camilla Costanzo su papà Maurizio: «L’uomo di cui sono stata più innamorata nella vita è stato lui. Cosa mi manca? I pranzi tutti insieme, con i miei fratelli, per non perderci»

Maurizio Costanzo, morto il 24 febbraio 2023 a 84 anni, ha lasciato tre figli: Saverio e Camilla, avuti dalle seconde nozze con Flaminia Morandi, e Gabriele, adottato con la terza moglie Maria De Filippi. Ora Camilla – che di mestiere fa la scrittrice, sceneggiatrice e giornalista – in occasione dell’uscita del suo nuovo libro dal titolo Tempo al tempo (Mondadori) ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato anche del rapporto col famosissimo papà. Svelando: «Non ho mai vissuto la quotidianità con lui. Per spiegarmi, non era il tipo da accompagnare o riprendere mio fratello e me a scuola (…) Vorrei però essere chiara: papà c’è sempre stato, nella nostra vita, era presentissimo in tutto. Ma non nel quotidiano. Nell’adolescenza ha avuto un rapporto più semplice con Saverio, in generale papà si capiva più facilmente con gli uomini. Lui ed io ci siamo inseguiti per anni: io lo cercavo, lui fuggiva perché non ero un tipo facile e pretendevo molto, poi lui mi inseguiva e io fuggivo. Ma il nostro è stato un grandissimo amore tra padre e figlia: l’uomo di cui sono stata più innamorata nella vita è stato lui.

Sono passati da poco due anni dalla scomparsa di Maurizio Costanzo. E a Camilla il padre manca «tantissimo, sempre, ogni giorno». In particolare le manca «la telefonata lunga del sabato, per fare il punto». E «il famoso pranzo del giovedì dove eravamo convocati sempre nel suo ufficio noi figli, il mitico avvocato Giorgio Assumma, suo legale di fiducia e amico di riferimento, e l’ex dirigente Rai Lorenzo Vecchione. Telefonava al mattino del giovedì, chiedeva cosa volessimo per pranzo, spesso sushi o pizza o altro, e ci vedevamo lì, fissi, senza mai mancare. È un altro suo insegnamento: quando hai un’abitudine e un appuntamento regolare, non ti perdi e resti unito. E così noi abbiamo mantenuto l’impegno». I tre fratelli sono rimasti tutti molto legati: «Io e Saverio da sempre e lo saremo sempre. Poi c’è Gabriele, il nostro fratello adottato da papà e Maria, e anche con lui siamo molto legati così come con la stessa Maria che lavora tantissimo, proprio come papà, ma restiamo vicini». E infatti insieme, per ricordare Maurizio, hanno «fondato un premio teatrale che porta il suo nome, rivolto alle compagnie che operano nelle carceri italiane. Era una difficile parte della società che papà ha sempre seguito e ci è sembrato giusto fare qualcosa che portasse il suo nome».

Lo scorso 24 febbraio, giorno dell’anniversario di morte di Costanzo, Camilla e gli altri familiari più stretti sono andati «a trovarlo al cimitero, al Verano. Ma lui non è lì. Io sono certa della sopravvivenza di qualcosa che potremmo chiamare anima: nulla a che vedere con una religione ma sono certa che papà sia in qualche modo entrato dentro di me e faccia parte di ciò che sono io oggi, ho una nuova energia e penso di averlo riconquistato. Come nei grandi amori tra padre e figlia ci sono stati momenti difficili. Ma ora lui è sempre con me».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »