Cameron Winter – Heavy Metal
Primo album solista per Cameron Winter dei Geese che dopo due dischi con la band di New York (“Projector” del 2021 e “3D Country” del 2023) conferma i suoi eclettici gusti musicali nei dieci brani di “Heavy Metal” che di Heavy hanno soprattutto i temi trattati, con l’indie rock che si apre a influenze soul, blues, folk.
Winter si reinventa sfruttando pienamente le note alte e basse, falsetto e baritonali della sua voce in un cantato intimo e passionale come già rivela “The Rolling Stones” in apertura. “Nausicaä (Love Will Be Revealed)” tra soul e gospel, melodie intense sottolineate dai backing vocals e l’eleganza pop orchestrale di “Love Takes Miles” confermano che ci troviamo di fronte a un disco musicalmente vario dove Cameron Winter si mette totalmente in gioco.
Vero soprattutto in una ballata sofferta come “Drinking Age” e in “Cancer Of The Skull” con piano, fiati, clarinetto ad accompagnare la voce. Le melodie gospel su arrangiamento minimale di “Try As I May”, la chitarra acustica di “We’re Thinking The Same Thing”, “Nina + Field Cops” graffiante e vulnerabile trasportano verso un finale dove altre dolorose ballate piano, voce e archi (“$0”) si alternano con la sofferente “Can’t Keep Anything”.
Si conferma una delle penne e delle voci più versatili in circolazione Cameron Winter, artista che sembra aver vissuto ben più dei suoi anni e che qui racconta l’America degli ultimi, di chi va avanti a fatica in canzoni urgenti registrate in cantine abbandonate, sedili di taxi, improvvisate in pubblico nel viaggio imprevedibile di un moderno cantastorie.
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