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Cambio dell’ora, il premier spagnolo Sanchez: «Spostare le lancette due volte l’anno non ha più senso»

Come ogni anno, questo weekend torna l’appuntamento con il cambio dell’ora. Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, alle 3 del mattino, bisognerà spostare le lancette indietro di un’ora, segnando il passaggio dall’ora legale a quella solare.

A pochi giorni dal cambio, il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha rilanciato la proposta di abolire del tutto il cambio semestrale. In un video pubblicato su X, Sánchez ha espresso chiaramente la sua posizione: «Come sapete, questa settimana si torna a cambiare l’ora. Un’altra volta. E francamente non ha senso».

Il premier ha spiegato che la Spagna intende chiedere ufficialmente all’Unione Europea di eliminare il doppio cambio annuale, con l’obiettivo di porre fine alla pratica entro il 2026.

Il tema è stato inserito all’ordine del giorno del Consiglio europeo previsto per il 23 e 24 ottobre. Lo scopo è riaprire il confronto in vista della scadenza del calendario comunitario attuale, che stabilisce le date in cui viene effettuato il cambio per il periodo 2022-2026.

Sánchez ha ricordato che il Parlamento europeo aveva già votato nel 2019 per abolire il cambio dell’ora, ma la misura non è mai entrata in vigore per mancanza di accordo tra gli Stati membri. Portogallo e Grecia si opposero fermamente e anche l’Italia preferì mantenere lo status quo.


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