Marche

cambio anche in via Isonzo, da via Giannelli stop svolta a destra in uscita

ANCONA La vera rivoluzione del nuovo Piano urbano della mobilità è sicuramente l’ipotesi di cambio di viabilità in uno degli accessi principali in centro. Ovvero dalla Galleria Risorgimento

Lo stravolgimento

Nel progetto del Comune, infatti, c’è l’intento di invertire il senso di marcia nella parte bassa di via Isonzo, dall’intersezione con via Giannelli. Le auto non potranno più svoltare a destra e risalire la via. Al contrario le auto potranno solo scendere ed inserirsi su via Giannelli. Lo stesso varrà per via Piave, che invertirà il senso di marcia. Le auto non potranno più inserirsi in via Giannelli, ma da via Giannelli si potrà svoltare a destra percorrendo la via fino a raggiungere via Isonzo. In questa rimodulazione potrà essere interessata anche via Trieste che, attualmente, è a senso unico nell’ultima parte che si inserisce su via Piave. Anche questo tratto potrebbe invertire il senso di marcia. «Ma sarà un ragionamento che faremo a posteriori, dopo aver valutato l’esito della sperimentazione» fa sapere il vicesindaco e assessore alla Mobilità, Giovanni Zinni. Inoltre in via Giannelli verranno soppressi i primi due semafori in direzione centro, mantenendo solo l’ultimo che interseca il Viale della Vittoria. Delle tre corsie in uso per l’ingresso in città ne verranno mantenute solo due, la terza (con il cambio in senso opposto di marcia) sarà riservata agli autobus in uscita dal centro.

Una nuova fermata 

Rivoluzione numero due: l’accesso in via Bocconi da via Marini. La manciata di metri in discesa, oggi a senso unico, diventerà a doppio senso. Non si potrà più svoltare a sinistra in direzione Asse nord-sud, ma si dovrà obbligatoriamente girare a destra verso la galleria. Ed eventualmente percorrere la rotatoria per poi imboccare la direzione Asse nord-sud. Altra novità su via Bocconi: la realizzazione di un’isola esterna alla carreggiata, all’altezza della rotatoria di piazzale della Libertà, dove posizionare alcune pensiline per la fermata bus. Così da sopprimere le fermate lungo via Bocconi considerate troppo pericolose, in quanto gli studenti in attesa dei mezzi sostano praticamente sul ciglio della strada. 




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