«Cambiamo le Marche con un progetto ambizioso» Trasatti suona la carica
L’INCONTRO ‘I primi 200 amministratori per un nuovo progetto civico nazionale’ all’hotel Royal di Fermo
Grande successo per l’incontro ‘I primi 200 amministratori per un nuovo progetto civico nazionale’, nel pomeriggio di ieri presso il Royal Hotel di Lido di Fermo. L’evento è stato organizzato da Alessandro Onorato, assessore ai grandi eventi nella capitale (lista civica Viva Roma Sempre, ndr) che in apertura ha dichiarato: «Siamo qui per ‘Cambiare le Marche, migliorare l’Italia’ con un ambizioso progetto. Vogliamo costruire un’alternativa che parta dal basso e sia la ‘quarta gamba’ dei governi cittadini, regionali e nazionale: un confronto tra le esperienze amministrative civiche in numerosi comuni, molti dei quali oggi presenti anche dal Trentino, Toscana, Friuli».
A fare gli onori di casa, Francesco Trasatti, ex presidente del consiglio fermano che ha ufficializzato così la sua candidatura alle regionali nella lista civica ‘Matteo Ricci Presidente’: «Fermo è bellissima; la nostra regione lo è pur essendo difficile da raggiungere senza un aeroporto funzionante, senza treni veloci. Mi auguro che la stessa attenzione e trasparenza dedicate in queste ore a Matteo Ricci, qui con noi, siano riservate a società regionali quali Svem e Atim che sono oggetto di recenti e scottanti inchieste giornalistiche. Ho alle spalle l’esperienza decennale di amministratore: essere civici significa dare risposte concrete ai singoli cittadini, ma in una visione collettiva attraverso un percorso in cui sia ‘non io ma noi’ che è anche lo slogan che ho scelto; essere civici non significa essere diffidenti verso i partiti, ma neppure essere opportunisti. Il nostro campo è il centrosinistra. Il sindaco Calcinaro ha perso la bussola politica candidandosi con il centrodestra dopo un avvicinamento lungo ed evidente: con il mio gruppo ‘La città che Vogliamo’ non abbiamo potuto avallarlo». Le battute finali al candidato presidente Matteo Ricci: «Non mollo: il grande calore che mi avete dimostrato conferma che non c’è nulla di cui vergognarsi quando si lavora per la comunità».
(spazio elettorale a pagamento)
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