Caldo: l’Umbria vara nuove linee guida per tutelare i lavoratori
In un’estate dominata da temperature record e ondate di calore sempre più frequenti, l’Umbria si muove in prima linea per proteggere chi lavora all’aperto o in ambienti non climatizzati. La giunta regionale ha infatti approvato le nuove «Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare», un provvedimento che punta a rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro e prevenire i rischi legati al caldo estremo. «Abbiamo il dovere di tutelare i lavoratori – ha dichiarato la presidente Proietti –. La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano un diritto irrinunciabile e una responsabilità collettiva. In un contesto in cui il cambiamento climatico impone nuove sfide, dobbiamo agire con visione e responsabilità per tutelare chi è più esposto. Per questo la giunta regionale ha adottato le nuove linee guida, recependo il documento condiviso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome».
Disposizioni Il testo, approvato nella seduta del 16 luglio, sostituisce le precedenti disposizioni regionali e si allinea alle migliori pratiche nazionali. Tra le principali misure introdotte, l’obbligo per i datori di lavoro di valutare il rischio da calore utilizzando indicatori scientifici come il Wbgt (Wet Bulb Globe Temperature) e il portale Worklimate, l’organizzazione delle attività in fasce orarie meno critiche, la fornitura costante di acqua e zone d’ombra, e la sorveglianza sanitaria per le categorie più vulnerabili. Il documento fornisce inoltre indicazioni operative per intervenire in caso di sintomi da stress termico, e stabilisce regole specifiche per settori particolarmente esposti come agricoltura, edilizia e logistica. Obbligatorio anche l’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi in presenza di appalti.
Strategia Un passo avanti che si inserisce in una strategia già avviata dalla Regione: la presidente Proietti ha infatti firmato un’ordinanza che vieta il lavoro nelle ore centrali della giornata nei giorni in cui, secondo i dati ufficiali, il rischio da esposizione al calore viene classificato come ‘Alto’. «Questo atto – ha aggiunto Proietti – rappresenta un importante passo avanti offrendo strumenti concreti ai datori di lavoro e agli operatori della prevenzione per garantire condizioni salubri e sicure nei luoghi di lavoro. Il documento promuove un approccio sistemico che va dalla valutazione dei rischi alla formazione, dalla sorveglianza sanitaria all’organizzazione dei tempi di lavoro. La nostra priorità è chiara: nessun lavoratore deve essere esposto a rischi evitabili».
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