Calcio violento – “Tanto a casa non ci torni”, arbitro inseguito fino in auto e finestrino preso a pugni
Lo stadio è chiuso ai tifosi della Narnese, costretta dal giudice sportivo a giocare a porte chiuse per il lancio di bistecche, ossa e panini contro l’arbitro, ma sugli spalti compare uno striscione contro la giustizia sportiva. E scatta la multa.
È una delle decisioni prese dal giudice sportivo territoriale Fabrizio Domenico Mastrangeli, assistito dal rappresentante dell’Aia Fabio Fiordi, dopo l’ultima giornata di campionato nelle varie categorie in Umbria. Poi c’è l’arbitro inseguito fino in auto, con pugni tirati al finestrino e minacce: “Tanto a casa non ci torni”.
CAMPIONATO ECCELLENZA
Multa di mille euro per la Narnese “in quanto, in occasione della gara Narnese – Pontevalleceppi del 22 marzo 2025 giocata a porta chiuse a seguito di precedente provvedimento di questo giudice, veniva esposto nella curva dell’impianto uno striscione con il quale venivano criticati pesantemente i provvedimenti disciplinari presi a carico della società; né la società si premurava di rimuovere lo striscione, come sarebbe stato suo precipuo onere”.
Ammenda di 400 euro per il Pierantonio Sport “per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti di un assistente dell’arbitro. Inoltre, al termine della gara, entravano abusivamente nel recinto spogliatoi una decina di individui che offendevano i tesserati della squadra avversaria”.
Multa di 70 euro al Vivi Alto Tevere San Sepolcro “per aver acceso un fumogeno durante la gara. In campo avverso”.
Ammenda di 50 euro all’Angelana 1930 “per aver acceso un fumogeno all’inizio della gara”.
Inibizione fino al 2 maggio per un dirigente del Pierantonio Sport “per comportamento reiteratamente irriguardoso e protestatario nei confronti dell’arbitro”.
Un altro dirigente della stessa società è stato inibito fino al 25 aprile “per comportamento reiteratamente protestatario nei confronti di un assistente dell’Arbitro durante ed al termine della gara”.
Inibizione fino al 18 aprile per un dirigente del Bastia 1924 “per reiterato comportamento protestatario nei confronti dell’arbitro”.
CAMPIONATO PROMOZIONE
Multa di 250 euro per l’Arna “per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti dell’arbitro. Inoltre venivano accesi tre fumogeni e fatti esplodere due petardi”.
Ammenda di 200 per il Casa del Diavolo “per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti della terna arbitrale”.
Inibizione fino al 16 maggio per un dirigente del Santa Sabina “per aver rivolto epiteto ingiurioso nei confronti dell’arbitro”.
Niente campi da calcio fino al 5 aprile per un dirigente del Marra-San Feliciano “per essere entrato in campo senza autorizzazione ed aver protestato nei confronti dell’arbitro”.
CAMPIONATO PRIMA CATEGORIA
Una gara a porte chiuse per il Rivo Subasio e mille euro di multa perché “al termine della gara, mentre si trovava ancora all’interno del terreno di gioco, l’arbitro veniva
raggiunto dall’allenatore del Rivo Subasio che protestava nei confronti del suo operato. L’arbitro veniva quindi raggiunto nel medesimo istante da un soggetto non presente in distinta ma riconducibile alla Rivo Subasio che entrava dal cancello del terreno di gioco che era stato aperto dal custode della società ospitante. Tale soggetto insultava gravemente e minacciava ripetutamente il direttore di gara (‘ti aspetto, tanto non torni a casa’) seguendolo fino allo spogliatoio. L’arbitro riusciva velocemente ad aprire la porta dello spogliatoio, ma tale soggetto si inseriva bloccando la chiusura della porta e continuando a profferire minacce analoghe a quelle sopra riportate; solo con fatica l’arbitro riusciva a chiudere la porta. Uscito dallo spogliatoio l’arbitro trovava lo stesso soggetto ad attenderlo, questa volta assieme ad altre tre persone sempre riconducibili alla società Rivo Subasio. Queste quattro persone si frapponevano fra l’arbitro e la sua macchina e lo minacciavano dicendogli che non sarebbe tornato a casa. L’arbitro entrava in macchina, ma una di queste persone lo aspettava fuori dal cancello sbattendo il pugno contro il finestrino dell’auto, insultando e minacciando l’arbitro. Una seconda persona invece seguiva l’arbitro per il tratto del parcheggio prima del cancello di uscita sbattendo il pugno sul finestrino e sventolando una banconota di cinquanta euro e pronunciando nei suoi confronti gravissimi insulti con connotato sessuale dispregiativo, inveendo anche nei confronti della Federazione. Una decina di persone tra dirigenti ed allenatore del Rivo Subasio assistevano alla scena senza aiutare in alcun modo l’arbitro, né provando a calmare tali soggetti”.
Multa di 120 euro al Piccione “perché al termine della gara tesserati non identificati dall’arbitro si spintonavano con tesserati della squadra avversaria”.
Ammenda di 100 euro al Montecastelli “perché al termine della gara tesserati non identificati dall’arbitro si spintonavano con tesserati della squadra avversaria”.
Inibizione fino al 16 maggio per un dirigente del Passignano “per aver rivolto frasi ingiuriose nei confronti dell’arbitro”.
Niente campi fino al 25 aprile per un dirigente dell’Amerina 1950 “per comportamento protestatario ed irriguardoso nei confronti dell’arbitro al termine della gara”.
Stessa sanzione per un dirigente dell’Athletic Club Bastia “per comportamento irriguardoso e protestatario nei confronti dell’arbitro”.
Squalifica di tre giornate per l’allenatore del Rivo Subasio “in quanto al termine della partita protestava nei confronti dell’arbitro”.
Tre gare di squalifica per un calciatore del Rivo Subasio “in quanto dopo l’espulsione continuava a protestare senza lasciare il terreno di gioco; l’arbitro lo invitava più volte ad allontanarsi, cosa che poi faceva venendo accompagnato da un compagno di squadra”.
CAMPIONATO SECONDA CATEGORIA
Multa di 100 euro per l’Associazione Calcio Fulge “per comportamento offensivo dei sostenitori nei confronti dell’arbitro e dei tesserati della squadra ospite”.
Ammenda di 120 euro per la Virtus Baschi “per comportamento offensivo dei sostenitori nei confronti dei tifosi della squadra avversaria che creava così assembramenti e parapiglia generali”.
Multa di 100 euro per il Collepepe “per comportamento offensivo dei sostenitori nei confronti dei tifosi della squadra avversaria che creava così assembramenti e parapiglia generali”.
Obbligo alla società Luca Rosi Ramazzano “di risarcire i danni arrecati dai propri tesserati alle strutture dell’impianto sportivo”.
Inibizione fino al 16 maggio per un dirigente della Polizia Penitenziaria Spoleto “perché, uscendo dalla propria area tecnica, prima insultava e poi minacciava violentemente un componente della panchina avversaria. Inoltre dopo essere stato espulso usciva nuovamente dallo spogliatoio per protestare contro un calciatore della squadra avversaria”.
Inibito fino al 4 aprile un dirigente dell’Otricoli “per comportamento non regolamentare”.
CAMPIONATO JUNIORES UNDER 19 REGIONALI A1
Multa di 200 euro per il Foligno Calcio Ssdarl “per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti della terna arbitrale”.
CAMPIONATO UNDER 17 REGIONALE A1
Squalificato per quattro gare l’allenatore della Pontevecchio srl perché “dopo essere stato ammonito continuava a protestare vistosamente rivolgendosi nei confronti dell’arbitro con frase gravemente irrispettosa”.
CAMPIONATO UNDER 17 REGIONALE A2
Quattro giornate di squalifica per un giocatore del Superga 48 perché “dopo la segnatura su rigore da parte della squadra avversaria, insultava il direttore di gara”.
Inibizione fino al 3 aprile per un dirigente dell’Umbertide Agape “per comportamento antisportivo”.
Cinque giornate di squalifica per un giocatore dell’Umbertide Agape “perché a seguito dell’assegnazione di un calcio di rigore a suo sfavore, insultava l’arbitro. Al termine della gara rientrava nel terreno di gioco insultando nuovamente il direttore di gara”.
Quattro giornate di squalifica per un compagno di squadra “perché al termine della gara manteneva un comportamento prepotente nei confronti dell’arbitro, proferendo frasi irriguardose”.
CAMPIONATO UNDER 15 REGIONALE A2
Squalificato fino al 10 aprile un tesserato del Football Campitello perché in qualità di assistente arbitro protestava nei confronti dell’arbitro.
Source link