Calcio serie C, dopo il derby il Perugia può guardare avanti con fiducia. Anche se il calendario non aiuta
Tre pareggi nelle prime tre gare, al netto di tutte le difficoltà che potevano derivare da un mercato chiuso “fuori tempo massimo”, non era certo il bottino preventivato dall’ambiente ma si può essere fiduciosi.
Se è vero che i risultati ottenuti con Guidonia e Bra potrebbero lasciare delle perplessità non si può dire altrettanto per quanto concerne il match di Gubbio.
Contro una squadra ben costruita e forte il Perugia ha dimostrato di avere una precisa identità ed evidenziato dei miglioramenti, soprattutto nella seconda parte della ripresa, in cui l’indice di pericolosità è aumentata.
Le occasioni capitate ad Ogunseye e Giunti ne sono un esempio e se fossero state concretizzate si sarebbe parlato di impresa.
Da qui si può ripartire in vista delle prossime due gare, quella interna contro l’Ascoli di domenica 14 settembre e quella esterna di Ravenna di venerdì 19.
Da migliorare
Il calendario non dà certo una mano ai biancorossi, che affronteranno due squadre annoverate tra le favorite alla vittoria finale.
Da martedì, quando verranno ripresi gli allenamenti, Cangelosi ed il suo staff avranno un compito importante, ovvero migliorare la condizione atletica, che in questo momento può essere ancora più importante degli aspetti tecnico tattici.
Ad esempio un giocatore che può progredire è Giacomo Manzari, calato vistosamente nella ripresa ma che ha avuto il merito comunque di non essere uscito dalla partita. E nei primi minuti si è visto l’importanza che può ritagliarsi in questa squadra…
I top e i flop del derby
La difesa nel complesso si è comportata bene, peccato per l’occasione del gol del pari, tra l’altro in sospetto fuorigioco.
Sugli scudi Davide Riccardi, che oltre ad aver segnato ha mostrato una sicurezza invidiabile, e Linas Megelaitis, che sembrava giocasse da tempo con questa maglia addosso.
Da rivedere soprattutto il centrocampo, con un Joselito che si è concesso qualche licenza di troppo perdendo dei palloni anche pericolosi, e l’attacco, che si è mosso bene ma senza la necessaria incisività.
Difetti che dunque vanno colmati con il lavoro e soprattutto la condizione fisica, visto che la base c’è. E anche questo derby lo ha confermato.
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