Calabria

Calabria, i bus fermi al capolinea della retorica: quel “vuoto” inaugurato da Salvini

Era il primo mercoledì di ottobre. A Cosenza il sole aveva già virato verso l’inclinazione dell’autunno quando, tra il consueto entusiasmo e le inquadrature calibrate, il ministro Matteo Salvini tagliava idealmente il nastro della nuova mobilità calabrese. «Un investimento da 44 milioni per 111 autobus pubblici – 18 dei quali destinati alla Calabria – pronti a collegare la regione con il Nord Italia entro dicembre». Così recitava la formula inaugurale di quel giorno. Accanto a lui, il sindaco socialista Franz Caruso annuiva, rilanciando sulla necessità di potenziare i collegamenti con l’Alta Velocità e gli aeroporti. In prima fila, funzionari, dirigenti Fs, l’assessore uscente (e rientrante) Gianluca gallo, fotografi e giornalisti. Dietro le telecamere, la campagna elettorale per le regionali giunta all’ultimo miglio.
A due settimane dall’evento, quel nastro resta simbolico, e le promesse in buona parte sospese. I bus sono stati presentati, ma pochi viaggiano. Alcuni, i più moderni, non sono nemmeno in servizio.
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