Caccia F-18 Usa abbattuto sul Mar Rosso: salvi i piloti
Un caccia della Marina degli Stati Uniti è stato abbattuto questa notte mentre in in volo sul Mar Rosso, dove proseguono le operazioni militari per proteggere le rotte commerciali dai missili e dai droni lanciati dai ribelli Houthi dello Yemen. Secondo quanto riportato dal Comando Centrale degli Usa, l’aereo, un caccia biposto F/A-18, era decollato dalla portaerei Uss Harry S. Truman ed è stato abbattuto “in quello che appare come un incidente di fuoco amico“. Entrambi i piloti, che si sono eiettati in sicurezza, sono stati recuperati dalle squadre di soccorso, ma uno dei due è rimasto ferito.
“Le iniziali valutazioni indicano che uno ha riportato lievi ferite“. L’incidente, avvenuto intorno alle 3 di notte, ora locale, “non è stato il risultato di fuoco nemico ed un’indagine è in corso“, ma un errore dell’incrociatore missilistico Uss Gettysburg che avrebbe aperto il fuoco contro l’F-18 Super Hornet, in quella che possiamo ipotizzare essere stata una della tante operazioni notturne lanciate nel corso delle missione internazionale di pattugliamento del Mar Rosso in risposta agli attacchi degli Houthi.
L’incrociatore Uss Gettysburg, classe Ticonderoga, funge da “unità di comando” della difesa aerea del gruppo d’attacco e di scorta alla portaerei statunitense, ed è di fatto “responsabile del rilevamento e della neutralizzazione delle minacce alla portaerei e alle sue scorte“, come riportato dell’esperto David Cenciotti su The Avionist. Andrebbe dunque accertato se l’incrociatore non abbia scambiato il caccia amico per una minaccia durante un attacco in corso.
Secondo quanto riportato dal Comando Centrale degli Stati Uniti, nella giornata di ieri, 21 dicembre, jet da combattimento della coalizione internazionale, compresi caccia imbarcati americani del tipo gli F/A-18, hanno “condotto attacchi aerei di precisione” contro due obiettivi militari in Yemen, un deposito di missili e una struttura di comando e controllo gestita dagli Houthi, formazione ribelle sostenuta e armata dall‘Iran. Durante l’operazione, sarebbero stati abbattuti anche “diversi velivoli senza equipaggio da attacco unidirezionale Houthi” e un missile da crociera antinave sul Mar Rosso.
L’Operazione Prosperity Guardian, la missione guidata dagli Stati Uniti parallela all’operazione europea Aspides che coinvolge anche la nostra Marina Militare, ha come obiettivo principale la protezione delle navi mercantili che transitano nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, vittime degli attacchi indiscriminati degli Houthi che da oltre un anno lanciano missili e droni kamikaze contro le navi civili “associate” a Israele e ai suoi alleati. Si sospetta con il sostegno e supporto logistico di entità esterne allo Yemen.
In molti casi le stesse navi militari sono diventate il bersaglio dei missili guidati e dei droni lanciati in sciame dagli Houthi tentando di sfruttare la tattica
della “saturazione” dei radar e della difesa aerea per andare a segno. Gli Stati Uniti hanno intercettato e soppresso numerosi droni, missili da crociera e missili balistici lanciati simultaneamente in diverse occasioni.
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