Cabina elettrica, comitato ‘Amiamo Ferentillo’ chiede spiegazioni alla sindaca
«Come mai il Comune di Ferentillo non ha partecipato alla Conferenza dei servizi, dove avrebbe potuto emettere pareri vincolanti in merito a Urbanistica, paesaggistica, e dissesto idrogeologico? Non intervenendo ha, invece, fornito un ‘assordante silenzio-assenso’. Perché l’amministrazione dichiara non dislocabile in altro sito la cabina primaria di trasformazione, se l’assessore Regionale all’Ambiente ha indicato un sito alternativo? Hanno un valore, per l’Amministrazione Comunale le 600 firme raccolte fino ad ora (ed in continuo aumento), con le quali, i firmatari esprimono dissenso verso la realizzazione di tale opera, in via del Piano? Così i rappresentanti della stessa organizzazione, in una lettera inoltrata alla sindaca Elisabetta Cascelli, dopo che in consiglio comunale è stata respinta la mozione di Ratini (espressione della maggioranza) proprio relativa a un’ubicazione diversa della cabina elettrica in questione.
Cabina primaria Enel Il Comitato spontaneo ‘Noi Amiamo Ferentillo’ in risposta alle dichiarazioni rese dalla sindaca in quella sede, sostanzialmente di difesa dell’opera, motivata con la necessità di realizzarla per l’approvvigionamento energetico delle attività produttive e non solo, afferma di non essere contrario alla costruzione della cabina ma al ‘luogo’ scelto per la sua ubicazione. Il cantiere è aperto a ridosso della Greenway del Nera. «Questa vicenda – scrivono – impone una profonda riflessione, per questo ci chiediamo quanto sia importante la popolazione per codesta amministrazione. Di fatto lei e parte dell’amministrazione avete deciso tutto ‘prima’ senza informare i consiglieri di minoranza, alcuni di quelli della vostra maggioranza, né la popolazione. Purtroppo dobbiamo costatare che non è stata rilasciata alcuna comunicazione, nemmeno dopo che il progetto si è reso manifesto al pubblico, con la comparsa del cartello di inizio lavori e la recinzione del sito, in via del Piano di Ferentillo. Non è stata convocata un’assemblea pubblica o un consiglio aperto per discutere e spiegare, eppure di tempo ne è passato prima che fosse il Comitato spontaneo a prendere l’iniziativa e informare i cittadini che in gran numero, si sono dimostrati contrari all’ubicazione della Cabina primaria in quel luogo. Sig.ra sindaca – concludono -, con forza e fermezza, Le chiediamo di intervenire facendo quello che si sarebbe dovuto fare in precedenza, dando ascolto a chi, in ogni modo ha mostrato la sua contrarietà affinché l’opera sia delocalizzata in un’area a minor impatto ambientale, tutto questo per il bene del nostro amato paese».
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