Buzzi, ricavi in crescita ma utile dimezzato: pesano Usa e guidance. Tonfo in Borsa
Ricavi in crescita ma utili dimezzati. E Piazza Affari ne risente. Buzzi ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 389,8 milioni, in calo del 7,6% rispetto ai 421,9 milioni dello stesso periodo del 2024.
I conti
Il fatturato consolidato è aumentato da 2,05 miliardi a 2.18 miliardi (+6,5% rispetto al 2024) per effetto di una serie di operazioni straordinarie che hanno modificato il perimetro di consolidamento del Gruppo. Ad ottobre dello scorso anno, Buzzi ha da un lato acquisito il rimanente 50% del capitale nella joint venture brasiliana, dall’altro ha ceduto i propri attivi in Ucraina.operazioni in Brasile, Ucraina, Austria, Emirati Arabi ecc.). Tanto che, a cambi e perimetro costante, il giro d’affari sarebbe rimasto sostanzialmente in linea con i risultati dello scorso anno (+0,9 per cento).
Il contributo netto positivo delle operazioni straordinarie ha permesso al Gruppo di accrescere le consegne di cemento nel semestre (+23,7%) a 14,9 milioni di tonnellate. La produzione di calcestruzzo preconfezionato si è invece attestata a 4,8 milioni di metri cubi, in crescita del 3,7% rispetto al 2024. Le vendite di cemento realizzate dal gruppo nei primi sei mesi del 2025 sono moderatamente aumentate, sottolinea una nota della società, riflettendo un andamento piuttosto sommesso della domanda in Stati Uniti, più che compensato dalla ripresa dei consumi in Europa Centrale ed Orientale. Peraltro, il contributo netto positivo delle operazioni straordinarie ha permesso alle consegne di cemento di Buzzi di chiudere il semestre in deciso rafforzamento (+23,7%), a 14,9 milioni di tonnellate. La produzione di calcestruzzo preconfezionato si è invece attestata a 4,8 milioni di metri cubi, in crescita del 3,7% rispetto al 2024.
Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 526 milioni, in diminuzione del 4,8% rispetto ai 552,7 milioni dell’anno precedente. Il dato del periodo comprende oneri non ricorrenti netti per 0,4 milioni (erano 4,5 milioni nel 2024). Escludendo questi componenti, il margine operativo lordo ricorrente è passato da 548,3 a 526,3 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 24,1% (26,7% nel 2024). Dopo ammortamenti per 160,1 milioni (127,3 milioni nel 2024), il risultato operativo è stato pari a 365,9 milioni, in diminuzione rispetto ai 425,4 milioni del 2024.
A fine periodo la posizione finanziaria netta attiva consolidata ammonta a 691,2 milioni (erano 755,2 milioni a fine 2024). Nel semestre preso in esame il gruppo ha pagato dividendi agli azionisti della società per 123,7 milioni e sostenuto spese in conto capitale per complessivi 377,9 milioni.
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